A Napoli parte la prima tappa del «Cammino di San Francesco Caracciolo»

A Napoli parte la prima tappa del «Cammino di San Francesco Caracciolo»
Parte il primo itinerario campano del «Cammino di San Francesco Caracciolo - Patrono dei cuochi», progetto di turismo lento, lungo ben 550 km, che attraversa quattro...

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Parte il primo itinerario campano del «Cammino di San Francesco Caracciolo - Patrono dei cuochi», progetto di turismo lento, lungo ben 550 km, che attraversa quattro regioni italiane e congiunge Loreto a Napoli: sabato 12 marzo, per ogni sabato del mese, sarà possibile (appuntamento ore 10 a Porta San Gennaro) seguire le orme del patrono dei cuochi e così ripercorrere le pagine della sua storia. Da Porta San Gennaro al Bosco di Capodimonte è il nome di questa passeggiata che farà vivere vicende e leggende nascoste tra le mura del capoluogo campano: si indagherà sulla vita di uno dei compatroni partenopei andando fuori le mura della città, attraversando Napoli da una porta all’altra.

L'essere fuori le mura, in questo spazio sospeso tra una porta e l'altra, permetterà ai visitatori di scoprire questo spazio oltre il percorso turistico, esaltando sempre la bellezza spirituale, storica e culturale di Napoli. Questo spazio sospeso tra il sacro e il profano, tra la storia alta e quella bassa, è un percorso circolare intristito nel tessuto urbano quanto nelle vene dei napoletani stessi. Camminando per questi luoghi, il Santo aprirà le porte del Cammino per far respirare aria sana, o santa appunto. Il tour si propone di raccontare quelle anime più nascoste, scorrendo pagine sconosciute a molti, attraverso personaggi diversi e anche antiche perle gastronomiche, che metteranno a confronto diretto il passato e il presente di un territorio che conserva tracce dell’inesorabile passaggio del tempo ed è sempre custode di memorie indimenticabili.

Nella primavera del 1608, sulla via del ritorno dopo essere stato in pellegrinaggio al Santuario di Loreto (Marche) e dopo essere passato per Villa Santa Maria in Abruzzo (la patria dei cuochi) a salutare i suoi familiari, Padre Francesco Caracciolo giunse ad Agnone (Molise): qui, nel convento dei padri dell’Oratorio di San Filippo Neri dove era stato accolto, fu preso da febbri violente e dopo pochi giorni, il 4 giugno, morì già in odore di santità. Il suo corpo venne portato a Napoli, culla dell’Ordine dei Chierici Regolari Minori, ma gli agnonesi trattennero il suo cuore, che venne nascosto nella chiesa del convento, dove si dice si trovi ancora oggi. Oggi, su questi stessi luoghi, il Cammino di San Francesco Caracciolo  legandosi al fiorire del trekking dei Cammini d'Europa e dei Parchi e siti culturali ecclesiastici si configura come un percorso integrato che segue orme storiche e spirituali", per incontrare natura, enogastronomia, spiritualità. Non solo un percorso devozionale ma emozionale, alla ricerca del genius loci di territori minori tutti da scoprire, con passo corto e lento.

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Il Mattino