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Forse è il sorriso di Carolina, 27 anni, a spiegare tutto con semplicità: “Per studio e lavoro sono finita in vari punti d’Italia. E non sapevo che a pochi chilometri da me c’era una realtà del genere”. La realtà si chiama “Sale della terra”, una rete nazionale di economia civile; è diretta da Angelo Moretti a Benevento, quei pochi chilometri da Napoli cui Carolina alludeva.
Dal 21 maggio il consorzio apre uno store a Napoli, in via Crispi 52.
Sostenibilità ambientale ed economica, rispetto del lavoro e dei tempi della natura, accoglienza e promozione della persona e delle sue fragilità, eccellenza della filiera di produzione attentamente controllata, filiera corta nella trasformazione dei prodotti, cura nella presentazione e nella scelta dei partner: questi i principi fondativi di “Sale della Terra”. Lo stanno vivendo donne e uomini di varie estrazioni. Migranti, richiedenti asilo, donne vittime di tratta, ex detenuti, disabili e anche quegli italiani che, magari ad una certa età, sono stati tagliati fuori dal mercato del lavoro.
E poi c’è il cinema. Tra i protagonisti dell’apertura del punto napoletano ci sono il manager culturale Rino Pinto e l’attore Massimiliano Gallo, produttori cinematografici con la loro “Fan”: condivideranno gli spazi di via Crispi con i lavoratori del consorzio “Sale della terra” e si occuperanno della produzione di documentari sulle molteplici attività del sodalizio.
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