Biblioteca Nazionale, si alza il sipario su «Napoli in scena»

Biblioteca Nazionale, si alza il sipario su «Napoli in scena»
Il 17 maggio 2022, alla Biblioteca Nazionale di Napoli, ore 16, si alza il sipario su «Napoli in scena». Documenti e immagini dalle raccolte della Biblioteca Nazionale...

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Il 17 maggio 2022, alla Biblioteca Nazionale di Napoli, ore 16, si alza il sipario su «Napoli in scena». Documenti e immagini dalle raccolte della Biblioteca Nazionale di Napoli. La mostra è un viaggio suggestivo nella storia dello spettacolo della città partenopea,  che da antica capitale a città moderna, ha fatto del teatro uno dei tratti identificativi del suo territorio. In mostra i capisaldi della prima rappresentazione iconografica di Pulcinella fino ai grandi protagonisti del mondo della scena, da Salvatore De Muto agli esponenti della nuova drammaturgia suggestioni novecentesche si aprono a ventaglio su appunti inediti, scritti autografi, copioni originali, punti di forza in documenti, immagini e testi di esposti manoscritti provenienti da archivi privati recentemente acquistati dalla Biblioteca.

Al visitatore si offrono le immagini di Petito in scena, gli scritti di Gabriele D’Annunzio tentativo di impedire ad Eduardo Scarpetta di mettere in scena «Figlia Di Iorio»le inconsuete foto di Titina attrice di rivista, Vincenzo Scarpetta e la sua versatile attività, le foto dal set e dalle scene di Totò e Taranto, le tracce del Viviani riletto da Patroni Griffi e i bozzetti di Fiorito prodotti per il primo Martone.

«La mostra, realizzata con il contributo della Regione Campania - spiega la direttrice della Biblioteca Nazionale, Maria Iannotti - è la complessiva ricognizione del patrimonio di interesse teatrale della Biblioteca Nazionale, un giacimento immenso in cui per la prima volta si espongono insieme le opere più preziose e rare compito di descrivere la storia del teatro partenopeo.

L'arte dello spettacolo a Napoli affonda le sue radici in testi antichi, come ad esempio il manoscritto seicentesco di Francesco Antonio Nigrone, presente in mostra, dove si può individuare una delle prime rappresentazioni iconografiche della maschera di Pulcinella. Ancora oggi lo Spettacolo a Napoli mantiene una sua individualità anche nelle più recenti declinazioni, e fra tavole del palcoscenico, spazi musicali, set cinematografici e televisivi, continua a far parlare di sé e a imporsi nel panorama europeo e di tutto il mondo».

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Il Mattino