Al Cinema Academy Astra l'anteprima di «Giovanna, storia di una voce» di Chiara Ronchini

Al Cinema Academy Astra l'anteprima di «Giovanna, storia di una voce» di Chiara Ronchini
Napoli omaggia Giovanna Marini, storica cantautrice italiana, portando in sala il film a lei dedicato. «Astradoc - Viaggio nel cinema del reale» prosegue...

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Napoli omaggia Giovanna Marini, storica cantautrice italiana, portando in sala il film a lei dedicato. «Astradoc - Viaggio nel cinema del reale» prosegue con «Giovanna, storie di una voce» (Italia, 2021, 90’) di Chiara Ronchini, che sarà proiettato, in anteprima in città, venerdì 13 maggio alle 20.30 al Cinema Academy Astra di via Mezzocannone dove interverranno la regista Chiara Ronchini e l’antropologo Prof. Stefano De Matteis insieme a Angelo De Falco e Massimo Ferrante di «E’ Zezi Gruppo Operaio».

Il film documentario - prodotto dallo storico Istituto da Luce Cinecittà in associazione con A_LAB srl e in collaborazione con l’archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico e con la partecipazione di Sardegna Film Commission - è stato presentato lo scorso anno al Torino Film Festival e racconta la storia di Giovanna Marini che dal 1958 compone, raccoglie e interpreta canti di tradizione orale tessendo una Storia “altra” del nostro Paese fatta di voci, persone e percorsi che non appartengono alla Storia dei grandi e dei famosi. Una voce sorprendente e, soprattutto, una donna incredibile, fuori da ogni schema e scuola, Giovanna Marini attraversa inarrestabile da sessanta anni luoghi, lotte e movimenti di tutta Italia con una chitarra tra le braccia. A partire dal suo percorso artistico, il film tesse una Storia antropologica e sociale del Paese, tra immaginario d’archivio e contemporaneo, ricostruendo una memoria che, lontana dalle logiche nostalgiche, vede nelle pieghe del passato un mondo sommerso di possibilità per il futuro. Un film paesaggio sonoro, un viaggio per l’Italia in cui le immagini d’archivio sono colonna sonora, e le musiche, attraverso la voce di un’artista unica, sono la nostra storia.

L’opera è stata realizzata anche attraverso le immagini di diversi archivi: tra queste quelle dell’archivio Storico Luce, dell’Istituto Ernesto De Martino, dell’Archivio Nazionale del Film di Famiglia, di Rai Teche e della Radio Televisione Svizzera. Altre immagini provengono da diversi fondi amatoriali quali quelli di Adelmo Cattaneo, Famiglia Fantin, Maria Paltrinieri, Luigi Pattuelli, Roberto Pezzi, Francesco Rinaldi, Franco Valtorta. «Lavorando con l’Archivio storico mi appassiona il processo di ri-significazione, ri-utilizzo oltre la fonte storica. Materiale come custode di qualcosa di profondamente vivo, culturalmente e sociologicamente, strumento per una rilettura circolare del passato, delle rovine, delle culture subalterne del nostro paese. Che lontane dall’essere morte o passate, conservano possibilità di riscatto per il nostro tempo, presente e futuro.» (note di regia) Chiara Ronchini nasce come montatrice ma negli ultimi anni si sperimenta come regista.

È impegnata in un lavoro di ricerca sul materiale d'archivio ragionando sulla risignificazione del footage come strumento di riflessione politica, antropologica e culturale sulla contemporaneità. La sua scrittura per immagini è guidata da uno sguardo femminista attento a cogliere la complessità delle storie che compone e racconta. Tra gli ultimi lavori come montatrice, e regista - insieme a Steve Della Casa “Bulli & Pupe”, una storia sentimentale degli anni '50 (2018) e “Nessuno ci può giudicare” (2017), vincitore di un Nastro d'Argento. Le prossime tappe di Astradoc. Il 20 Maggio un doppio appuntamento dedicato alla guerra in Siria con, alle ore 19, il pluripremiato «For Sama» di Waad Al-Khateab e Edward Watts, e alle 21, alla presenza di Marco Pasquini, «La guerra che verrà». La rassegna chiude il 27 Maggio, alle 20.30, con l’acclamato «Flee» di Jonas Poher Rasmussen, candidato a tre Oscar e vincitore dello European Film Award come Miglior Documentario.

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Il Mattino