Napoli, l'arte invade spazi inconsueti con «Beyond the Numbers»

Napoli, l'arte invade spazi inconsueti con «Beyond the Numbers»
Portare l’arte oltre i luoghi del consueto, tra le maglie del quotidiano sentire. Da un’intesa tra AM Studio Art Gallery e lo studio professionale AD’B...

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Portare l’arte oltre i luoghi del consueto, tra le maglie del quotidiano sentire. Da un’intesa tra AM Studio Art Gallery e lo studio professionale AD’B Consulting nasce il progetto espositivo Beyond the numbers, una mostra collettiva a cura di Massimo Carpentieri che inaugura mercoledì 8 maggio, ore 18, in via Cuma 28, Napoli.


Protagonisti dell’evento: Gianluca Carbone, Silvio Formichetti, Fabio Imperiale, Ferruccio Maierna, Kristina Milakovic, Antonio Minervini, Raffaele Miscione, Valeria Patrizi, Massimo Sirelli. AD’B consulting, studio dei dottori commercialisti Riccardo Adamo, Alfredo D’Angelo e Bruno Bernardis, apre dunque i suoi spazi alla città sulla scorta di un sodalizio artistico con AM Studio, la galleria vomerese diretta da Antonio Minervini che a un anno e più dalla sua apertura ripropone una condivisione di spazi tra arte e attività eterogenee. Beyond the numbers raccoglie artisti con esperienze e modalità espressive differenti, che interpretano, ognuno con la propria cifra stilistica, il passaggio dei nostri tempi. Oltre la ragione, la logica, i risultati, c’è la visione di  un uomo contemporaneo, poliedrico ed eclettico, ma soprattutto vivo.

«Dalla pittura alla scultura, cambiano le metodologie e l’approccio alla materia – spiega Massimo Carpentieri - ma il concetto, che va ben oltre la logica dei numeri, si ripete costantemente. È sempre l’uomo e la sua percezione della realtà al centro dell’indagine visiva. Dal cromatismo informale di Miscione all'astrattismo gestuale di Formichetti, dall’astractura lineare di Minervini al figurativo onirico di Milakovic, ai volti e figure di Imperiale e Patrizzi, sino al pop visionario di Carbone, i robottini di Sirelli e l’incontro metafisico di Maierna, Beyond the numbers non segue uno schema, è al di fuori delle cellette matematiche della ragione, è molteplicità espressiva dell'uomo con l'Arte». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino