Una capsula del tempo a Napoli. Al Parco storico dell'Edenlandia, domenica 18 dicembre, alle 11, si terrà la cerimonia di installazione del primo esemplare in assoluto in Campania di Capsula del tempo, realizzata da Mauro Rea e Michele Lubrano. Il Comune di Napoli riceverà una chiave per custodirla e a seguire ci sarà la cerimonia e lo spettacolo “TraNuvole” de La Baracca dei Buffoni, una performance itinerante e suggestiva con personaggi unici e surreali: cinque nuvole rappresentate con ombrelli, veli e trampoli, e indossate da altrettanti clown bianchi, sfilano e danzano accompagnate da musica per carillon. L’effetto incanto e la meraviglia si fondono in una parata davvero unica. Ad accompagnare la cerimonia la compagnia di danza Artgarage.

La prima capsula del tempo fu allestita ad Atlanta nel 1936 ma pare che già in epoca vittoriana fu collocato a Londra un antico obelisco egizio, chiamato Ago di Cleopatra, che conteneva una capsula, destinata alla posterità, con artefatti della stessa epoca. La Capsula del Tempo infatti è un contenitore appositamente preparato per conservare oggetti o informazioni destinate ad essere ritrovate in un'epoca futura, un oggetto speciale appositamente ideato per essere inaugurato e poi essere riaperto dopo un certo numero di anni. Il contenuto di solito comprende oggetti rappresentativi dell'epoca, giornali, registrazioni, fotografie, monete ecc. Questa capsula sarà, però, ancora diversa. I protagonisti della creazione della capsula del tempo, che viaggerà fino al 2065, saranno le persone che il futuro se lo immaginano senza sforzo: i bambini e i ragazzi. 

Sono stati raccolti disegni e brevi testi ispirati al futuro, ma anche messaggi per le generazioni future o per persone specifiche (figli, nipoti). Tante persone di tutte le età hanno consegnato i loro ricordi da far viaggiare nel futuro. La Capsula del tempo è un progetto ideato e realizzato da Mestieri del Palco, in partenariato con Baracca dei Buffoni e ArtGarage in collaborazione con Edenlandia, Crasc, Emmepi Srl., finanziato dal Comune di Napoli e dal Ministero della Cultura nell'ambito del progetto Affabulazione. La direzione artistica e organizzativa è a cura di Beatrice Baino.