Napoli, l'Estorsometro di Désirée Klain al festival del giornalismo civile “Imbavagliati”

Napoli, l'Estorsometro di Désirée Klain al festival del giornalismo civile “Imbavagliati”
Si chiama Estorsometro, ed è un concept artistico, ideato da Désirée Klain, con il quale misurare l'impatto emotivo a cui sono esposte le vittime racket e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Si chiama Estorsometro, ed è un concept artistico, ideato da Désirée Klain, con il quale misurare l'impatto emotivo a cui sono esposte le vittime racket e dell'usura due attività illecite che consentono alla camorra, secondo i dati diffusi dalla Regione Campania, di incassare quasi due miliardi di euro l'anno. l misuratore delle emozioni causate dallo strozzinaggio sarà presentato nella mostra “Fuoritutto!” che si terrà nell'ambito del festival internazionale di giornalismo civile “Imbavagliati” in programma dal 16 al 20 maggio 2022 al Pan-Palazzo delle arti di Napoli.

Sempre secondo il report della Regione, le estorsioni registrate annualmente in Campania sono 1.100, con oltre 80 denunce. L'Estorsometro, riporta una nota, è stato creato con l'intervento artistico di Paolo Carullo e la visual art e art direction di Matteo Antonelli in collaborazione con la federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane e si avvale della consulenza scientifica del professor Vincenzo Morra della società geologica italiana, dell'ex sindaco antiracket, Nino Daniele e della psicologa Gabriella Cipriano. Protagonisti della manifestazione saranno anche, si legge ancora nel comunicato, «quei coraggiosi giornalisti che nei loro paesi hanno sperimentato il bavaglio della censura e la persecuzione di regimi dittatoriali ma nonostante questo, continuano a raccontare guerre attuali e dimenticate.

Voci senza paura, come quelle di Wafa Ali Mustafa (Siria), Waad al-Kateab (Siria), Olga Kulishenko (Ucraina), Oksana Chelysheva (Russia), Alexander Nevzorov (Russia), Najeeb Farzad (Afghanistan), Farhad Bitani (Afghanistan) e Robinson Ambrose (Nigeria)».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino