Giobbe Covatta al teatro Bolivar, «Recital» tra scienza e infanzia abbandonata

Giobbe Covatta al teatro Bolivar, «Recital» tra scienza e infanzia abbandonata
Al teatro Bolivar arrivano l'ironia e la satira di Giobbe Covatta. La sala di via Bartolomeo Caracciolo, con la nuova direzione artistica di “Nu'Tracks”,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Al teatro Bolivar arrivano l'ironia e la satira di Giobbe Covatta. La sala di via Bartolomeo Caracciolo, con la nuova direzione artistica di “Nu'Tracks”, ospita, sabato 22 ottobre, lo spettacolo dell'artista partenopeo dal titolo “Recital” (start ore 21,00). Senza prescindere dalla musica, sul palco, Covatta farà divertire in linea con il suo stile dove ironia e satira s'intrecciano a volte con la scienza e a volte con la carta dei diritti dell'infanzia. Come spesso accade, giocherà e farà riflettere sui paradossi della povertà e della fame dell'infanzia abbandonata, lasciando allo spettatore più di una riflessione amara ma vera, come spunto da portare a casa per pensare. In scena anche Ugo Gangheri (alle corde), Giosy Cincotti (fisarmonica e pianoforte) ed Ernesto Nobili (chitarra). 

«La musica, nella forma canzone, sarà al servizio dello show e dei contenuti proposti da Giobbe per fotografarli al meglio – spiega Ugo Gangheri - Si tratterà di brani quasi tutti già editi e di grande forza espressiva tra cui “Non insegnate ai bambini” di Gaber, “Sette sono i re” dei Bandabardò, “Lo straniero” di Georges Moustaki... Noi tre musicisti in scena siamo la banda preferita di Covatta per questo racconto a tratti amaro e si preannunciano sorprese per il pubblico». 

 

 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino