Non l'avevamo visti prima al Massimo Napoletano i cori lgbt e nello scorso weekend il San Carlo s'è gremito in prima serata per la rappresentazione canora...
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I gruppi vocali arcobaleno da Torino, Milano, Roma e Terni si sono uniti sul blasonato palcoscenico a quello campano dei Cor A Cor, primo del Sud Italia (già venuto alla ribalta un paio di mesi fa ad Italia'sGot Talent) e hanno dato vita a uno spettacolo di allure e talento.
Terza edizione per quest'anno, il festival Cromatica è stato organizzato dall’Associazione di promozione sociale i-Ken onlus, di cui Cor A Cor – Napoli Rainbow Choir è il progetto musicale, diretto dal Maestro Marco Traverso, in collaborazione con la Regione Campania e l'Assessorato alle Pari Opportunità.
La conduzione di Vladimir Luxuria e Vanni Fondi, gli inerventi di Dario Candela, Imma Villa e Mirko Darar hanno sottolineato l'eterogeneità e l'importanza della condivisione, l'assenza di qualunque discriminazione, il rifiuto delle fobie pregiudiziali e la pluralità della libera scelta, che di certo l'arte garantisce e protegge fuori dal coro (è proprio il caso) e lontano dai luoghi comuni.
«Sing different», scive il proclama della manifestazione: «e chi sono io per giudicare?», tanto per usare una citazione d'alto rango. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino