«I giovani al centro» alla Federico II, dibattito al complesso di San Giovanni a Teduccio

L'iniziativa rientra tra le attività formative e divulgative del dipartimento di Scienze Sociali

«I giovani al centro»
L’Osservatorio Giovani (OTG) del dipartimento di scienze sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’assessorato alla Scuola, politiche...

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L’Osservatorio Giovani (OTG) del dipartimento di scienze sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’assessorato alla Scuola, politiche sociali e politiche giovanili della Regione Campania promuovono il dibattito I giovani al centro. Partecipazione politica, innovazione e creatività in Campania, che si terrà lunedì 21 novembre, alle ore 11, presso l’aula SG-T1 del complesso universitario di San Giovanni a Teduccio.

L’iniziativa nasce nell’ambito della collaborazione tra l’Osservatorio Giovani, coordinato dal prof Lello Savonardo, e l’assessorato alla Scuola, politiche sociali e politiche giovanili della Regione Campania, retto da Lucia Fortini, con l’obiettivo di stimolare un confronto aperto tra ricercatori, istituzioni, studenti, operatori delle politiche giovanili e del mondo della cultura, ponendo al centro del dibattito alcuni temi chiave che coinvolgono le nuove generazioni, ovvero la partecipazione alla vita pubblica, l’innovazione e la creatività, con particolare riferimento al rapporto con le tecnologie digitali, a partire da studi e ricerche sull’universo giovanile campano condotte durante il periodo pandemico.

Il dibattito sarà avviato a partire dalla presentazione degli ultimi due volumi dell’Osservatorio Giovani (2022) pubblicati nella collana “Culture giovanili” dell’editore Franco Angeli: Giovani nell’Infosfera. Informazione, comunicazione e partecipazione politica in Campania di Amalia Caputo e Mirella Paolillo e L’industria culturale e creativa: Giovani e innovazione in Campania di Lello Savonardo, Rosanna Marino e Augusto Cocorullo.

Interverranno Dora Gambardella, direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali, Mauro Calise, professore di Scienza politica dell’Università Federico II, Enrica Amaturo, coordinatrice del Dottorato di ricerca in Scienze Sociali e Statistiche, Sergio Brancato, professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università Federico II, Giuseppe Gaeta, professore di Antropologia delle società complesse dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Concluderà Lucia Fortini, assessore alla Scuola, Politiche Sociali e Politiche Giovanili Regione Campania, che ha firmato le postfazioni dei volumi.

A partire dal volume Giovani nell’Infosfera. Informazione, comunicazione e partecipazione politica in Campania, di Amalia Caputo e Mirella Paolillo, con la prefazione di Lello Savonardo, che approfondisce il rapporto tra giovani, politica e media nell’era della platform society, il dibattito sarà incentrato sulle modalità con cui le giovani generazioni siinformano, comunicano attraverso la Rete e maturano gli orientamenti alla base delle proprie scelte politiche, nonché sulle forme della partecipazione giovanile alla vita pubblica. 

I risultati della ricerca condotta dall’Osservatorio Giovani tra il 2020 e il 2021 sulle pratiche di partecipazione dei giovani anche alla luce degli eventi pandemici mostrano la fotografia di una Campania tendenzialmente divisa in due: da un lato, i giovani con un capitale culturale e sociale tale da renderli protagonisti della vita politica della collettività e, dall’altro, i giovani che, privi di consapevolezza e di strumenti per orientarsi, restano ai margini della sfera pubblica. Uno scenario che poco si discosta da quello nazionale e che suggerisce la necessità di progettare politiche pubbliche ri-pensando ai giovani come a una risorsa rilevante per lo sviluppo del territorio all’indomani della pandemia. 

A partire dal volume L’industria culturale e creativa: Giovani e innovazione in Campania di Lello Savonardo, Rosanna Marino e Augusto Cocorullo, con la prefazione di Sergio Brancato, che approfondisce il rapporto tra giovani, innovazione e creatività nell’ambito dell’industria culturale e creativa, il dibattito si focalizzerà sul ruolo sempre più rilevante che le industrie culturali e creative (ICC) rivestono nei processi di sviluppo culturale, sociale ed economico della Campania, regione che nel contesto nazionale si caratterizza, da un lato, per una considerevole effervescenza creativa delle nuove generazioni e, dall’altro, per una sua scarsa valorizzazione e difficoltà di generare un sistema virtuoso relativo all’asse creatività-cultura-sviluppo. 

La ricerca condotta dall’Osservatorio Giovani tra il 2020 e il 2021, che rimarca anche le ricadute sociali, economiche e organizzative della pandemia da Covid-19, evidenzia infatti una mappa dei limiti e delle risorse del settore culturale e creativo in Campania con particolare riferimento alle nuove generazioni, fornendo spunti per le future iniziative istituzionali volte al potenziamento del comparto e alla promozione della creatività giovanile.

L'iniziativa, che rientra tra le attività formative e divulgative del Dipartimento di Scienze Sociali, è promossa nell’ambito del corso di laurea triennale in “Culture digitali e della comunicazione”, coordinato dal professor Emiliano Grimaldi, e dei corsi di laurea magistrale in “Comunicazione Pubblica Sociale e Politica” e “Innovazione Sociale”, rispettivamente coordinati dai professori Lello Savonardo e Francesco Pirone. 

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Il Mattino