Tra moderno e tradizionale, viscerale ed etnico, nostrano e internazionale: è il plus di una voce seducente, suggestiva e potente, quella di Emilia Zamuner, un talento...
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«La possibilità di poter improvvisare, scoprire ogni volta qualcosa di nuovo è ciò che mi fa ritrovare nella musica che canto» racconta la giovane ma già affermata Zamuner, miglior giovane talento nel Premio Massimo Urbani e nel Premio Vitavita, che vanta autorevoli collaborazioni nel panorama musicale italiano internazionale come Furio di Castri, Emanuele Cisi, Elisabetta Serio, Massimo Moriconi, Massimo Manzi, Piero Frassi, Pietro Condorelli, Giulio Martino, Marco Sannini, Carlo Lomanto, Giuppi Paone, Andrea Rea, Daniele Sorrentino, Elio Coppola, Antonio Capasso e tanti altri.
Ecco perché qualche mattina fa in Villa Pignatelli alla Riviera di Chiaia ad ascoltarla, seguirla e applaudirla in quartetto con Mino Lanzieri alla chitarra, Antonio Napolitano al contrabbasso e Massimo del Pezzo alle percussioni c’era un pienone di cultori e appassionati del miglior jazz non-solo-italiano: l'occasione era il “Pignatelli in Jazz”, la rassegna di incontri musicali da lei ideata e diretta, che già dall’anno scorso intrattiene un ricercato pubblico di estimatori ogni domenica mattina di marzo.
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Il Mattino