Il Signore della moda: i primi cinquant'anni di Rocco Barocco

Il Signore della moda: i primi cinquant'anni di Rocco Barocco
La musica dei Carmina Burana e la maestosità dei reperti della Roma antica e della Magna Grecia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. E’ questa la...

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La musica dei Carmina Burana e la maestosità dei reperti della Roma antica e della Magna Grecia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. E’ questa la scenografia voluta da Rocco Barocco, protagonista indiscusso della moda italiana, per l’evento celebrativo dei suoi cinquant’anni di carriera: un excursus dei momenti, e dei modelli, più belli della sua attività di couturier. 

 
Testimonianza di una vita intensa ed appassionata, l’happening  realizzato con la collaborazione del Ministero dei Beni Culturali ha consentito infatti di apprezzare o ricordare gli abiti simbolo della maison: a partire da quelli ideati nell primo atelier capitolino di piazza di Spagna, inaugurato nel 1974, fino alle ultime creazioni del designer, già Cavaliere del Lavoro e premiato dal Comune di Napoli per la carriera. 

Ed ecco allora in passerella, in poco più di mezz’ora, le creazioni di un napoletano che ha perseguito la ricerca dell’originalità, come lui stesso ama definirsi. E, vien da aggiungere, che si è adoperato con grinta per raggiungerla.
Una «missione», questa, in cui lo stilista ha avuto al suo fianco compagni di viaggio fedeli ed affezionati che sono stati con lui anche stavolta, come nel caso di Sandra Milo, Valeria Marini, Jo Squillo, Marisa Laurito e Peppe Barra nonché delle sue modelle degli anni Settanta ed Ottanta Mariolina Della Gatta e Simonetta Gianfelici. 
Testimoni, tutti, di una serata senza dubbio glam e frizzante cui hanno preso parte tanti ospiti coordinati dall'associazione Partenart presieduta da Fara Paolillo e di cui fanno parte anche Gianni Mola, Nino Caputo, Paola Bovier. 

Tra questi, anche l’assessore alla cultura del Comune di Napoli Nino Daniele, il presidente dell’Unione degli Industriali partenopea Vito Grassi e dell’Eav Umberto De Gregorio nonché amici cari come Mino Cucciniello, che ha collaborato alla riuscita del party, nonché Maurizio Marinella, Enzo ed Annalisa De Paola, Diego Guida, Carmelita e Luciano Cimmino, Gianluigi Carlino, Teresa e Toto Naldi, Riccardo Villari, Mariano Bruno, Adele Pignata, Gisella Bardi, Alessio Visone, Roberta Bacarelli, Carla Della Corte, Adolfo e Simona Gallipoli, Maria Beato, Antonio e Marcella Capasso, Pina Gagliardi, Carlo Palmieri, Antonemilio Krogh, Michele Schena, Fabio Ummarino e tanti altri che si sono poi ritrovati immersi nel fasto della Collezione Farnese dove sono stati esposti altrettanti abiti, ammirati anche da Francesca Frendo, Alessandro Amicarelli, Mimmo Contessa, Ada Puca, Anna Ziccardi, Alessandra Importa, Fiorella De Luca, Giuliana Grande, Carlantonio e Lilli Leone, Serenella Abbondanza. 

Perché, come ama dire Barocco: «La Moda passa, lo stile resta!»  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino