Ischia, Nizzo e Giulierini raccontano il Mediterraneo tra Greci ed Etruschi

Il cratere del naufragio conservato nel museo archeologico di Villa Arbusto a Ischia
È in programma per stasera alle ore 18.30 presso il Museo Archeologico di Pithecusae a Villa Arbusto, a Lacco Ameno, il sesto appuntamento del progetto di divulgazione...

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È in programma per stasera alle ore 18.30 presso il Museo Archeologico di Pithecusae a Villa Arbusto, a Lacco Ameno, il sesto appuntamento del progetto di divulgazione culturale «Kepos 2022» voluto dalla Fondazione William Walton dei Giardini la Mortella, per valorizzare il patrimonio archeologico, culturale e naturalistico dell’isola d’Ischia. Il focus è dedicato al «rapporto tra il mondo greco e quello etrusco in ambito coloniale». Catone il Censore, nel II secolo a.C. ricordava ancora quella che era stata la potenza degli Etruschi, dal Tirreno all’Adriatico: «Ci fu un tempo nel quale quasi tutta l’Italia fu sotto il dominio degli Etruschi».

Partendo da queste suggestioni, dopo l’intervento di Mariangela Catuogno, responsabile scientifica del progetto, sarà il direttore del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, Valentino Nizzo, a presentare un contributo dal titolo «I popoli del mare. Greci e Etruschi nel Tirreno» cui farà seguito l’intervento del direttore del Museo archeologico di Napoli, Paolo Giulierini, su «I popoli della pesca tra Greci e Etruschi: mito e storia», che svela il delicato rapporto tra il mare e la pesca. 

Gli Etruschi e i Greci sono messi a confronto rispetto alle fonti letterarie, agli ambienti di pesca, all’evoluzione degli utensili e delle tecniche, ai sistemi organizzativi e alle economie degli abitati e delle città costiere, che spesso giungono a battere monete con effigiate creature marine. Pescare è un’esperienza con mille sfaccettature: riguarda le classi umili abituate a pesci di piccola taglia, ma anche personaggi delle élites che compiono atti di eroismo contro «mostri del mare», evidenze che sono alla base dello sviluppo di raffigurazioni su tombe o classi vascolari al limite della mitologia.

 

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Il Mattino