“La notte di un canto di Natale”, un gioco per adulti e bambini per raccontare il Natale attraverso un reel

Ecco il gioco di Casa del Contemporaneo e Progetto Nichel, con il contributo del Comune di Napoli

“La notte di un canto di Natale”
Si può raccontare di un Natale passato, oppure di uno futuro o ancora di quello attuale: “La notte di un canto di Natale” è il gioco di Casa...

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Si può raccontare di un Natale passato, oppure di uno futuro o ancora di quello attuale: “La notte di un canto di Natale” è il gioco di Casa del Contemporaneo e Progetto Nichel, con il contributo del Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Altri Natali”, dedicato ai bambini, agli adulti, alle famiglie, agli studenti, ai lavoratori di ogni provenienza, lingua e nazionalità. Si può giocare da soli o in squadra, tutto ciò che occorre è uno smartphone, su cui realizzare dei reels, di durata non superiore ai 90 secondi, che raccontino o siano ispirati al Natale. 

Il termine per girare i propri lavori è il 20 dicembre, si può partecipare sia da remoto, inviando direttamente i reels via mail, sia prendendo parte ai laboratori/gioco. Il 26 dicembre tutti i reeal saranno proiettati in Sala Assoli, dalle 20.30, alternati da performances teatrali e musica live.

Il gioco nasce dal desiderio di stimolare la creatività per affrontare tematiche urgenti e condivise come l'ambiente, il lavoro, l'individuo realizzando un'indagine ironica e spietata di diverse generazioni che indagano il passato, per vivere il presente e immaginare il futuro.  

«Un Canto di Natale di Progetto Nichel e Casa del Contemporaneo è un’indagine artistica e sociale sul consumismo nella società contemporanea», spiega Pino Carbone. «Ha diverse forme, è un lavoro teatrale composto da due spettacoli che debutteranno a marzo, lavoro coprodotto da CdC, Progetto Nichel e Teatro Sannazaro, è un laboratorio di ricerca che si nutre e si alimenta in luoghi reali e virtuali. Non si può parlare di consumismo senza approfondire il linguaggio mediatico e le nuove forme di comunicazione. L’unione tra i reels e l’arte scenica è l’esperimento che “La Notte di un Canto di Natale” vuole portare avanti. Il tentativo è quello di coinvolgere anche generazioni il cui linguaggio espressivo è prettamente virtuale, le cui piazze sono i social, i cui riferimenti sono contenuti nel web.  L’atto artistico può e deve creare connessioni tra i linguaggi, spetta alla creatività mediare tra mondi apparentemente distanti». 

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Il Mattino