«Le colpe del Sud», ​Scamardella con Bassolino e Calenda alla Feltrinelli

«Le colpe del Sud», Scamardella con Bassolino e Calenda alla Feltrinelli
Lunedì 20 gennaio alle 17.30 valla Feltrinelli di Piazza dei Martiri il direttore del «Nuovo Quotidiano di Puglia» ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lunedì 20 gennaio alle 17.30 valla Feltrinelli di Piazza dei Martiri il direttore del «Nuovo Quotidiano di Puglia»


Claudio Scamardella presenta il suo ultimo libro «Le colpe del Sud - Ripensare la questione meridionale per il Mezzogiorno, la Puglia, il Salento» (Manni editore) con Antonio Bassolino e Carlo Calenda. Conduce Federico Monga. 

Con la fine della Guerra fredda, la globalizzazione e la società digitale il Sud perde tutte le rendite di posizione territoriale che avevano garantito, fino a trent'anni fa, protezioni, aiuti e sostegni.

Ma il meridionalismo non aggiorna la sua cassetta degli attrezzi, classi dirigenti ed élite intellettuali anziché produrre nuove idee si adagiano nella retorica dell’inganno e dell’abbandono, rifugiandosi nella sterile litania della “colpa degli altri” e nel rivendicazionismo lamentoso. Fino all'emergere di un sudismo impastato di nostalgie borboniche.
Trent'anni persi a rincorrere il Nord. E trent'anni di opportunità sprecate.

Ora il cerchio si chiude: il partito nato per punire il “banditismo dei meridionali” conquista voti e consensi anche al Sud, le popolazioni del Mezzogiorno si consegnano (si arrendono?) a chi le aveva insultate e additate come “zavorra del Paese”.

In questo quadro la Puglia rappresenta un “caso”, con i ritardi infrastrutturali, gli indicatori socioeconomici negativi, il contrasto tra immagine e sostanza. Il suo governo prende la china del movimentismo immobilista producendo danni sul territorio, come accade per la xylella, il gasdotto Tap e l'llva. La primavera pugliese è durata un soffio, lasciando molte contraddizioni.

Un “caso” è anche il Salento: terra in cammino, laboratorio di ciò che il Sud può essere o diventare se il meridionalismo “di pensiero” torna a prevalere su quello “di potere”, puntando su vocazione mediterranea e federalismo municipalista.

È con il protagonismo dei territori che il Sud può riprendere il destino nelle proprie mani e rimettersi in marcia.

Claudio Scamardella, napoletano di Bacoli, da trentacinque anni è giornalista in due terre simbolo del Meridione, la Campania e la Puglia, in due città osservatorio privilegiato, Napoli e Lecce.


Ha lavorato al “Mattino” fino al 2008, come redattore capo, responsabile della cronaca di Napoli e del dorso regionale. Dal 2009 è direttore del “Nuovo Quotidiano di Puglia”. Ha pubblicato un libro intervista con Aldo Masullo, Napoli siccome immobile (Guida 2008). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino