Mariano Baino e le classiche topiche in «Prova d’inchiostro e altri sonetti»

Mariano Baino e le classiche topiche in «Prova d’inchiostro e altri sonetti»
Con il poeta Mariano Baino e il suo ultimo libro “Prova d’inchiostro e altri sonetti” (Aragno) prosegue la rassegna “Gli autori dialogano con i...

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Con il poeta Mariano Baino e il suo ultimo libro “Prova d’inchiostro e altri sonetti” (Aragno) prosegue la rassegna “Gli autori dialogano con i lettori”, che fino a venerdì 16 novembre vedrà i finalisti dell’edizione 2018 del Premio Napoli a confronto con il loro pubblico in diversi luoghi della città. Doppio appuntamento nella stessa giornata, mercoledì 7 novembre: alle ore 10.00 nella Casa circondariale di Poggioreale e alle ore 17.00 nella sede della Fondazione Humaniter, in piazza Vanvitelli. Presenti a entrambi gli incontri Domenico Ciruzzi e Alfredo Contieri, rispettivamente presidente e vicepresidente della Fondazione Premio Napoli. Topiche classiche sfilano nel libro di Mariano Baino: dagli amorosi agoni con immìti «tifonesse» al virtuosismo ecfrastico di artisti sodali e classici (il «gran protofumetto» dell’arazzo di Bayeux, splendida allegoria d’una storia di «oggi, più che ieri»), ivi compreso il «piede re» d’un Diego da santerìa popolare. Fra le quattro ante del retablo spicca la prima: dove più amaro rimesta il sangue nello schifo per «un tempo che ha le fogne come duomo», e dove si ricorda il più triste e civile dei sonettatori, quel Raboni che giusto nei Novanta sperava di frapporre, alle fauci del capitale, «l’osso senza carne della parola». Il ciclo d’incontri “Gli autori dialogano con i lettori”, ideato e organizzato da Carmen Petillo, farà da prologo alla 64esima edizione del Premio Napoli, che conferma ancora una volta il suo spirito colto e al contempo popolare: i riconoscimenti, che rappresentano il risultato dei voti espressi da più di 1.300 “giudici lettori”, a partire dalle terne finaliste selezionate da una giuria tecnica, saranno consegnati nel corso della cerimonia in programma martedì 18 dicembre al Teatro Mercadante.
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Il Mattino