Anche quest’anno torna Moviemmece, il cinefestival della biodiversità del cibo e delle culture in programma a Napoli dal 25 ottobre al 3 novembre...
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«Obiettivo del Festival è innanzitutto dare voce e spazio al cinema indipendente e di qualità, quel cinema impegnato tagliato fuori dai grandi circuiti, capace di stimolare negli spettatori riflessioni sui diritti umani e l'ecologia e aprire nuovi orizzonti sull'attuale crisi del pianeta, oggi più che mai attuale grazie ai giovani che in tutto il mondo sono scesi in piazza per il clima – dichiara Marina Ferrara, tra le organizzatrici del Festival - La vera sfida che ci proponiamo, è farlo con leggerezza e convivialità, affrontando temi complessi con un approccio propositivo rispetto ai problemi della società contemporanea».
«Il cibo è anche uno straordinario veicolo per affrontare le contemporanee criticità ambientali e civili: basti pensare a come la produzione e la distribuzione di ciò che viene messo in tavola è una delle cause principali delle emissioni di CO2, di inquinamento di suoli e falde acquifere e di violazione dei diritti umani – dichiara Sandra Cozzolino,anche lei organizzatrice – Nessuna privazione a tavola ma sì ai piccoli cambiamenti! A Moviemmece si mangia di continuo: prima e dopo le proiezioni, dopo il concerto, durante gli showcooking. Le degustazioni sono occasione di socialità e convivialità e un prezioso momento per continuare a confrontarsi sulla difesa dell’ambiente e dei diritti umani».
Dieci giorni in cui spostarsi tra il centro di Napoli, con le location dell'Asilo Filangieri e il Centro di Alimentazione Consapevole e la periferia orientale, in particolare il quartiere San Giovanni a Teduccio presso il teatro Nest e l’Art33 Cultural Hub, per sensibilizzare sull’importanza della scelta degli alimenti, per sé e per l’ambiente. Non a caso tutti i prodotti che saranno degustati e cucinati all’interno del Festival saranno biologici e provenienti da filiere etiche. Moviemmece è inoltre un evento a rifiuti zero, che bandisce la plastica da tutte le sue attività. Il cibo visto come lo specchio di ogni comunità, con le sue differenze, la sua storia, i suoi sapori. Il cibo come una forma di cultura dei popoli e quindi della loro conoscenza. Tra gli eventi più spettacolari in programma c’è l’omaggio a Luciano De Crescenzo venerdì 1 novembre al Nest alle 18.00 con la proiezione del film “ Uomini d’amore” della regia di Enrico Di Maio.
Proprio il tema del cibo e della qualità dell'alimentazione resta ancora oggi tra i claim più discussi al mondo, complice anche il nesso tra la produzione agro alimentare l'utilizzo di prodotti chimici e i cambiamenti climatici.
Cuore del Festival è il concorso dedicato ai talenti emergenti, giovani artisti autori di cortometraggi inerenti alle tematiche del festival, accanto a cui si inserisce una prestigiosa rassegna di film internazionali indipendenti e una serie di laboratori e spettacoli sugli stessi temi. Tutte le proiezioni e i laboratori sono impreziositi dalla presenza di ospiti: attori, registi, attivisti e mediatori culturali che dialogano con gli spettatori offrendo loro una prospettiva esclusiva sulle tematiche indagate dai film. A valle di ciascun film e dibattito inoltre, una degustazione di cibi a tema provenienti da filiere etiche garantirà un clima di convivialità e socialità. Durante le proiezioni al Nest anche un momento dedicato a Luciano De Crescenzo, icona del cinema e della letteratura napoletana recentemente scomparso, venerdì 1 novembre con la proiezione di “Uomini d'amore - omaggio a Luciano De Crescenzo” Regia di Enrico Di Maio. La serata finale con la premiazione del miglior corto sarà Domenica 3 novembre, con la presenza della giuria presieduta da Maurizio De Giovanni ed alla presenza del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e del presidente della commissione cultura della Camera dei deputati Luigi Gallo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino