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Dal 2 settembre, il grande artista statunitense Bill Viola, padre della videoarte, torna a Napoli con una mostra pensata per la riapertura di un gioiello artistico della città. «Bill Viola. Ritorno alla Vita» è allestita all’interno della Chiesa del Carminiello a Toledo che, per l’occasione, riapre al pubblico.
In via Carlo de Cesare 30, nei Quartieri Spagnoli, alle spalle di via Toledo e a due passi da piazza Trieste e Trento e piazza del Plebiscito, saranno cinque le video-opere di Bill Viola esposte, appositamente selezionate dal Bill Viola Studio per la suggestiva location. La Chiesa del Carminiello a Toledo è un edificio di culto incastonato in quello che oggi è un palazzo, e ne occupa di fatto la corte. Un gioiello che vede, tra i suoi punti forti, il pavimento maiolicato, opera della Bottega di Giuseppe e Donato Massa, mastri riggiolari, noti soprattutto per aver realizzato il Chiostro Maiolicato di Santa Chiara, ma attivi in tutta Napoli e, in particolare, nelle più importanti chiese della città nel XVIII secolo.
All’interno della Chiesa, che potrà essere apprezzata interamente durante la visita, saranno presenti le opere di Bill Viola Earth Martyr, Air Martyr, Fire Martyr e Water Martyr (tutte 2014), derivate dall'installazione video permanente su larga scala Martyrs (Earth, Air, Fire, Water), inaugurata nella Cattedrale di Saint Paul a Londra, nel maggio del 2014, e Three Women (2008), parte della serie Trasfigurazioni, dedicate alla riflessione sul passare del tempo e sul processo attraverso il quale si trasforma l'interiorità di una persona.
Sono esposte in musei e gallerie di tutto il mondo e si trovano in molte collezioni illustri. Viola utilizza il video per esplorare i fenomeni della percezione sensoriale come via per la conoscenza di sé. Le sue opere si concentrano sulle esperienze umane universali - nascita, morte, lo sviluppo della coscienza - e hanno radici sia nell'arte orientale che in quella occidentale, nonché nelle tradizioni spirituali, tra cui il buddismo zen, il sufismo islamico e il misticismo cristiano. Utilizzando il linguaggio interiore dei pensieri soggettivi e delle memorie collettive, i suoi video comunicano a un vasto pubblico, consentendo agli spettatori di vivere l'opera direttamente e in modo personale.
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