Napoli, “Dialetto e musica”: appuntamento degli “Incontri sul dialetto” con Salvatore Palomba e Salvatore Iacolare

L'incontro lunedì 8 aprile alle 16 al Musap-Fondazione Circolo Artistico Politecnico

Il poeta Salvatore Palomba
“Dialetto e musica” è il settimo appuntamento degli “Incontri sul dialetto”, curati dal Comitato per la salvaguardia e la valorizzazione...

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“Dialetto e musica” è il settimo appuntamento degli “Incontri sul dialetto”, curati dal Comitato per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano e organizzati dalla Fondazione Campania dei Festival. Lunedì 8 aprile alle 16 al Musap-Fondazione Circolo Artistico Politecnico Ets di Piazza Trieste e Trento a Napoli (Palazzo Zapata), il famoso poeta Salvatore Palomba, autore di classici della canzone napoletana come “Carmela” e “Amaro è ’o bene” e studioso della canzone napoletana, e il professor Salvatore Iacolare dell’Università degli Studi di Udine, accompagneranno il pubblico in un excursus di grande fascino e suggestioni.

Il punto di partenza sarà il Cinquecento, con i suoi “canti del popolo”, ma troveranno subito spazio anche l’opera buffa e l’operazione meritoria di Guillaume Cottrau, che nei suoi “Passatempi musicali” raccolse, trascrisse e stampò brani memorabili come “Michelemmà” e “Lo guarracino”, arrivati ai giorni nostri, nella forma oggi conosciuta, proprio grazie al suo operato.

Un capitolo a parte verrà ovviamente dedicato alle stagioni della canzone classica napoletana, nella cui prima fase si incontrarono straordinari talenti poetici, come Salvatore Di Giacomo, Ferdinando Russo, Giovanni Capurro, Vincenzo Russo e Pasquale Cinquegrana, e musicali, come Mario Costa, Eduardo Di Capua e Salvatore Gambardella. In questa stagione la musica si adatterà spesso al verso poetico, a differenza di quello che accadrà invece nel Novecento, dove personaggi come Libero Bovio, Ernesto Murolo ed E.A. Mario scriveranno le loro canzoni principalmente in funzione delle note.

Spazio sarà dedicato anche alla transizione tra la fase più felice della storia della canzone napoletana e le manifestazioni più contemporanee, ponendo l’accento sul fenomeno della contaminazione e sulla crisi dovuta al diffondersi della canzone italiana e di alcune melodie ballabili di origine straniera. Il programma dell’intero ciclo di incontri, che si terranno fino al 27 maggio nello stesso luogo e alla stessa ora, è disponibile sul sito della Fondazione Campania dei Festival.

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Il Mattino