All'università Suor Orsola tra letteratura e cinema per “Capire il digitale”

Primo appuntamento giovedì 1 giugno alle 10.30 nella Biblioteca Pagliara del Suor Orsola

Una scena del film Matrix
Dai Big Data alla robotica. Dall’ipertesto all’intelligenza artificiale. Il Dipartimento di scienze umanistiche dell’Università Suor Orsola Benincasa di...

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Dai Big Data alla robotica. Dall’ipertesto all’intelligenza artificiale. Il Dipartimento di scienze umanistiche dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli ha ideato un ciclo di conferenze con l’obiettivo di “Capire il digitale” attraverso strumenti di studio umanistici: letteratura, cinema e storie, come quella del successo di Google o quella di Ted Nelson, l’inventore dell’ipertesto.

La grande peculiarità di queste riflessioni promosse dall’Università Suor Orsola Benincasa è costituita senza dubbio dagli strumenti umanistici d’indagine applicati alla comprensione della rivoluzione digitale. Per analizzare i Big Data, la storia dell’ipertesto, il concetto di cyber-democrazia, la figura dell’hacker, la letteratura cyber-punk, la storia del Web, il Metaverso, i social media, l’Intelligenza Artificiale e le sue enormi ricadute.

Si pensi a romanzi come “Neuromante” di William Gibson, “La matrice spezzata” di Bruce Sterling, “Snow Crash” di Neal Stephenson, “The Circle” e “The Every” di Dave Eggers e “Macchine come me” di Ian McEwan o a film come “eXistenZ” di David Cronenberg, “Matrix” di Lana Wachowski e Lilly Wachowski, “Ex Machina” di Alex Garland, “Her” di Spike Jonze e serie tv come “Black Mirror”.

«La rivoluzione digitale è la principale forza trasformativa del nostro tempo. Da quando è esplosa, cioè dalla seconda metà degli anni Novanta, quando il Web ha popolarizzato l’uso di Internet, dando vita ai social network e creando le condizioni per la formazione dei Big Data, la rivoluzione digitale ha cambiato il volto del mondo e il nostro modo di rapportarci ad esso», evidenzia Stefano De Luca, presidente del Corso di Laurea magistrale in Lingue moderne per la comunicazione del Suor Orsola e coordinatore scientifico dell’iniziativa. 

Ecco che proprio al Suor Orsola è nata l’idea di un ciclo di conferenze per fare luce su alcuni dei caratteri essenziali della rivoluzione digitale, per aiutare a capirne meglio i dispositivi, i meccanismi, i rischi e le opportunità. «L’iniziativa si rivolge in primo luogo agli studenti, al fine di arricchire le conoscenze e il grado di consapevolezza offerti dal percorso di formazione universitaria. Oltre agli studenti, l’iniziativa si rivolge alla cittadinanza nel suo complesso, al fine di disseminare la conoscenza e la consapevolezza di processi che condizionano sempre più la nostra vita», spiega De Luca.

Dopo l’anteprima di maggio dedicata ai Big Data, il ciclo di conferenze avrà il suo abbrivio giovedì 1 giugno alle 10.30 nella Biblioteca Pagliara del Suor Orsola, anche in streaming su Google Meet e in diretta social, con l’incontro dedicato alla storia dell’ipertesto. In cattedra ci sarà l’esperto di cyber-cultura, Francesco Romano Fraioli. Poi il 27 settembre con Quirino Picone, docente di Web marketing all’Università Suor Orsola Benincasa, si parlerà della storia di successo di Google e il 12 ottobre con Lucilla Gatt, direttore del Research Centre of European Private Law del Suor Orsola, si discuterà di “Robot e amore: alla frontiera della lovotica”.

«Nonostante il digitale sia uno dei concetti-chiave del nostro tempo, nonostante la sua presenza pervasiva e il gran parlare che se ne fa la maggior parte delle persone continua ad averne una conoscenza vaga, approssimativa e sostanzialmente inadeguata. Ma conoscere il digitale è indispensabile per utilizzarlo consapevolmente, per governarlo e non esserne governati», conclude Stefano De Luca. 

 

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Il Mattino