Teatro San Carlo in piazza del Plebiscito: giovedì il nuovo palcoscenico virtuale su ITsART

Teatro San Carlo in piazza del Plebiscito: giovedì il nuovo palcoscenico virtuale su ITsART
Un concerto sinfonico unico quello in esclusiva su ITsART dal 16 settembre alle ore 21.00 su ITsART IT e alle ore 20.00 su ITsART UK  da Piazza del...

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Un concerto sinfonico unico quello in esclusiva su ITsART dal 16 settembre alle ore 21.00 su ITsART IT e alle ore 20.00 su ITsART UK  da Piazza del Plebiscito a Napoli il maestro Juraj Valcuha dirigerà l'orchestra e il coro del Teatro di San Carlo nella Suite n. 2 da Spartacus di Aram Khachaturian e nella cantata di Sergej Prokof'ev, Alexander Nevskij Op. 78.

La Suite n. 2 per orchestra, tratta dal balletto in tre atti Spartacus, ha come protagonista lo schiavo trace personaggio simbolo nell’immaginario rivoluzionario di ogni tempo, considerato da Karl Marx una delle figure più eccezionali della storia antica; la suite alterna una scansione ritmica travolgente a momenti di lirica distensione e che confluisce nel galoppante e “piratesco” finale. Un marcato carattere epico-identitario è il tratto distintivo della musica scritta da Prokof'ev per il film Aleksandr Nevskij di Ejzenštejn e da cui il compositore trasse la cantata per mezzosoprano, coro e orchestra op. 78, su testi di Vladimir Lugovskij, eseguita per la prima volta il 17 maggio 1939 in occasione del XVIII Congresso del partito comunista sovieticoProkof’ev collaborò con sei registi diversi e tra questi figura il più importante cineasta sovietico, Sergej Ejzenštejn (1898-1948), che con Aleksandr Nevskij (1938) realizzò una grandiosa ricostruzione della vittoria conseguita dal principe Nevskij contro i Teutoni nel 1242.

La musica scritta per il film, seppur con tagli e interventi sull’orchestrazione, diventerà poi la cantata op. 78, articolata in sette episodi che ripercorrono i momenti salienti della vicenda. La Russia sotto il giogo dei Mongoli, Canto su Aleksandr Nevskij, I crociati a Pskov, Insorgi, popolo russo!, La battaglia sul ghiaccio, Il campo della morte, Entrata di Aleksandr Nevskij a Pskov. Se il primo brano crea un’atmosfera arcaica che pare preludere a qualcosa di grandioso, di seguito emerge il carattere epico dell’opera, fino all’ultimo quadro, in cui l’ingresso a Pskov di Nevskij vittorioso è introdotto da un solenne canto iniziale, al quale seguiranno motivi e ritmi sempre più incalzanti, luminosi e festanti. L’invasore è scacciato, la santa madre Russia ha vinto.

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Il Mattino