Martedì 17 luglio alle ore 10 si conclude alla Galleria Borbonica il percorso di narrazione che, partito dalla tradizione del mito di Persefone, è arrivato alla...
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Dopo Arianna il labirinto e la memoria la nuova edizione del laboratorio di scrittura e narrazione di Agnese Palumbo vuole mostrare come la favola innocua sia stata nei secoli utilizzata, nelle sue numerose varianti, come manifesto di rivendicazione femminile; come nella scelta dei finali alternativi, i personaggi e le simbologie, le scrittrici abbiano di volta in volta denunciato emergenze sociali come il matrimonio combinato (e il marito bestia), il diritto all’eredità o l’emancipazione erotica. Quasi fosse un pellegrinaggio al femminile, un comune rito di passaggio.
Numerose autrici che praticavano il genere, libertine Ancien Régime, intellettuali vittoriane, romantiche di metà Ottocento, scrittrici emancipate che talvolta hanno pagato la pubblicazione con la persecuzione o addirittura la condanna a morte
Per info
lunadisetavisiteguidate@gmail.com
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Il Mattino