MASSA LUBRENSE - Parte la giostra 2019 delle gare automobilistiche in formato Slalom. Appuntamento domani sull’impegnativo itinerario del Nastro d’Oro, da Marciano a...
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Una settantina le vetture iscritte alla competizione, valida per il Trofeo Mario Adario e Tino Valente, coppa Enrico Palumbo e Memorial Vittorio Marcia, con l’atteso primo match tra i due plurititolati beniamini locali Luigi Vinaccia e Salvatore Venanzio (sei scudetti tricolori in due!), in gara, rispettivamente, con la poderosa Osella Pa9/90 con motore Honda 2000 curata da Paco74 e i colori Autosport Sorrento Racing, un'agile barchetta anglosassone Radical, stavolta argentea e mossa da un motore motociclistico Suzuki di 1400 invece del consueto 1600. Primo atto, quindi, della lunga sfida stagionale tra il veterano pilota-imprenditore di Sant’Agata, che approccia all’ennesima annata di gare con immutato entusiasmo, e il giovane driver massese che difende le insegne della Scuderia Vesuvio. A sparigliare le carte ai due protagonisti ci proveranno alcuni interessanti outsider a iniziare da un altro “evergreen” che risponde al nome di Cataldo Esposito, che porterà in gara una Radical “factory” del team di famiglia Autosport Sorrento puntando con decisione al podio, al giovane Antonino Sbaratta che cercherà, soprattutto, di aggiudicarsi per il sesto anno consecutivo il Memorial Vittorio Marcia riservato agli Under, all’imprenditore di Positano Antonino Lucibello, anch’essi alla guida di biposto Radical. Al via anche il ciociaro Alberto Scarafone, sempre protagonista su queste strade, con una monoposto Formula Gloria motorizzata Suzuki. Gande battaglia si annuncia in tutti i gruppi e classi in gara con una nutrita schiera di piloti giovani e meno giovani della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana, dove la passione per i motori romani immutata dai tempi delle grandi competizioni su strada del passato, a cominciare dall’altro veterano Antonino De Gregorio di Schiazzano che domani si allineerà al semaforo con la verde bicilindrica Fiat. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino