“O'bben e o'mal”, Ricciardi a teatro tra camorra e Terra dei fuochi

“O'bben e o'mal”, Ricciardi a teatro tra camorra e Terra dei fuochi
Franco Ricciardi sbarca in teatro con il suo primo musical dal titolo “O'bben e o'mal” per la regia di Donato Eremita e Bruno Lanza, in scena al Teatro...

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Franco Ricciardi sbarca in teatro con il suo primo musical dal titolo “O'bben e o'mal” per la regia di Donato Eremita e Bruno Lanza, in scena al Teatro Cilea di Napoli venerdì 19 aprile, spettacolo già sold out a 10 giorni dall'evento. Dalla musica al cinema, il due volte David di Donatello arriva anche al teatro con un progetto di impegno sociale aggiungendo un ulteriore tassello alla sua impressionante carriera artistica.


“O'bben e o'mal” è un'opera musicale in due atti scritta e diretta da Donato Eremita e Bruno Lanza, con le musiche di Franco Ricciardi e Enzo Avitabile, le coreografie di Teresa Sannino e il corpo di ballo della Asd Professional Dance. Lo spettacolo è ambientato a Scampia affronta il tema della Terra dei fuochi che da anni devasta i territori tra Napoli e Caserta. Il punto di vista è quello di un boss della camorra Franco, interpretato da Ricciardi e ruota intorno alla vicenda di sua figlia Nancy interpretata dalla piccola Giorgia Veneruso, che verrà colpita da un tumore. In contrapposizione al boss Franco c'è il capo del clan rivale Spartacus interpretato da Vittorio Arto, in perenne guerra per non perdere il controllo delle piazze di spaccio. Contro i due capi clan si schiera Tonino, interpretato da Alfonso Giorno, che cerca di portare via dalla strada i ragazzi del quartiere per costruire il primo centro sociale di Scampia. Va in scena una lotta tra il bene e il male, con il lavoro sociale contrapposto al potere della camorra, ma nel mentre la piccola Nancy si aggrava e la moglie del boss "Maria" interpretata da Valentina Ferrari, è costretta a partire per Monza per provare a salvare la vita della loro figlia. Per il boss Franco sarà una punizione divina o l'occasione di una redenzione?


«Il tema della terra dei fuochi mi è particolarmente caro - spiega Ricciardi - porto nel mio cuore i volti e le storie dei genitori che lottano per salvare la vita dei loro figli ammalati nella terra dei fuochi. La devastazione ambientale è sicuramente uno dei temi su cui le istituzioni potrebbero fare di più, i nostri territorio hanno bisogno di bonifiche e i nostri figli non meritano un'aspettativa di vita inferiore a quella dei bambini del resto d'Italia». Lo guerra tra il bene e il male è quella tra chi lotta per il riscatto del territorio e il potere criminale. «Scampia ha un patrimonio enorme di associazioni, centri sociali, comunità che danno una possibilità ai ragazzi di questo quartiere - sottolinea Ricciardi - e anche grazie a loro che il nostro territorio è risorto, il bene sono loro.   Leggi l'articolo completo su
Il Mattino