Napoli, Polo del Libro: il progetto dell'editore Rosario Esposito La Rossa per libri totalmente ecologici

Napoli, Polo del Libro: il progetto dell'editore Rosario Esposito La Rossa per libri totalmente ecologici
Un polo industriale del libro che mette al centro l’ecologia, la collaborazione tra realtà del territorio e la capacità di programmare. Sono queste in sintesi...

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Un polo industriale del libro che mette al centro l’ecologia, la collaborazione tra realtà del territorio e la capacità di programmare. Sono queste in sintesi i pilastri del “Polo del Libro” presentato ieri mattina al Teatro Mercadante dal direttore editoriale della Marotta&Cafiero Rosario Esposito La Rossa e Fabrizio Attanasio della Legatoria Tonti.

«Due aziende che hanno già prodotto Stephen King, e ora Pennac - ha spiegato Rosario Esposito La Rossa - che, ricordiamo, è stampato interamente nell’area nord di Napoli. L’idea è quella di produrre libri a chilometro zero, totalmente ecologici, long life. Ma l’idea va oltre, come quella di aprire un centro studi del libro per la ricerca delle materie prime».

«Finalmente parliamo di filiera corta, produzione lenta, economia circolare applicati al mondo del libro. Allargare al concetto stesso di bibliodiversità, provare a fare libri diversi attraverso l'artigianato del libro. Grazie a questo circuito virtuoso le professionalità restano sul territorio» continua Esposito La Rossa.

«Oltre che offrire al lettore libri di qualità siamo anche in dovere di offrire testi che siano compatibili con le nuove sfide ambientali, sociali e industriali. Lavoro e cultura finalmente vanno di pari passo e con il “Polo del Libro” nato nell’area nord di Napoli si passa dalle parole, in tutti i sensi, ai fatti creando lavoro con i libri» conclude l’editore e Premio Ambientalista dell’anno.


«Il polo del Libro è una collaborazione tra due aziende che viaggiano sulla stessa linea di pensiero e che si trovano ad appena 3 km di distanza: da qui il concetto di Libri a Km0, filiera corta. Cerchiamo di offrire qualcosa di particolare anche con lavorazioni artigianali, ma ad impatto zero sull’ambiente sfruttando carte riciclate, carte che provengono da scarti di filiera agroalimentare, casearia» dichiara Fabrizio Attanasio della Legatoria Tonti.

«Stiamo lavorando appunto alla plastificazione di copertine in amido di mais - continua Attanasio -. Facciamo una accuratissima selezione e una continua ricerca sui materiali e possiamo dire di essere un vero e proprio laboratorio. Presto realizzeremo anche un Centro di Studio Materiali».

Presenti in conferenza anche l’ex Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e il presidente della sezione Industria culturale e creativa dell’ Unione Industriali di Napoli, Antonio Parlati.

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Il Mattino