Le donne e la religione di Procida nei “Quadrilli” della scrittrice Gea Palumbo

Le donne e la religione di Procida nei “Quadrilli” di Gea Palumbo
Fa tappa a Procida, Capitale italiana della cultura 2022, il ciclo di presentazioni di novità editoriali della Biblioteca nazionale di Napoli. Il 26 aprile alle ore 16 il...

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Fa tappa a Procida, Capitale italiana della cultura 2022, il ciclo di presentazioni di novità editoriali della Biblioteca nazionale di Napoli. Il 26 aprile alle ore 16 il secondo appuntamento è con Gea Palumbo: “Quadrilli. Le donne e la religione delle cose nell’isola di Procida e al di là dei suoi confini”. Dialogano con l’autrice Maria Iannotti, Paolo Giulierini, Silvio Perrella, Elisa Novi, Chiavarra, Lucia Annicelli, insieme a loro scopriremo oltre alla bellezza dell’isola, tradizioni poco note dalle origini antiche che si perpetuano nel tempo e trovano forme ed espressioni tra la religiosità e l’arte, tra fede, veggenza e divinazione.

L’appassionante lavoro di ricerca di Gea Palumbo sull'antica quanto poco conosciuta tradizione dei piccoli quadri-reliquiari, che le donne nell'isola di Procida interrogavano per una sorta di profezia tutta femminile, permette di entrare nel mondo popolare e nella dimensione più privata e intima della vita delle donne nel’isola. L’autrice approfondisce le origini di questa particolare forma di devozione portata avanti di generazione in generazione, una tradizione che dà vita a lavori a volte di significativo valore artistico o di grande abilità ricamati in seta e oro, altre a semplici pezzi di stoffa ma che celano storie ed emozioni. Gea Palumbo indaga gli aspetti della diffusione diversificata di questa originale pratica religiosa nelle varie aree del meridione, addentrandosi nel tempo e nella storia della chiesa, lambendo il ruolo che potrebbe aver avuto nel Settecento Alfonso Maria de Liguori.

Sfogliando le pagine indietro fino a metà seicento, tra narrazione e saggio si rivelano curiosità e verità , incontriamo le fanciulle senza dote che danno vita alle ”bizzoche”​ e conosciamo la storia di un Rosario dialettale recitato nel Santuario della Madonna delle Grazie. In occasione della presentazione la Biblioteca nazionale espone una significativa rassegna di libri su Procida a cura di Anastasia Matrisciano e Gennaro Oliva.

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Il Mattino