Quartieri di vita: la storia di Annalisa Durante in scena al Teatro Nuovo

Quartieri di vita: la storia di Annalisa Durante in scena al Teatro Nuovo
Prosegue lunedì 21 febbraio con un appuntamento al Teatro Nuovo, ore 19, Quartieri di vita, il Festival – diretto da Ruggero Cappuccio e...

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Prosegue lunedì 21 febbraio con un appuntamento al Teatro Nuovo, ore 19, Quartieri di vita, il Festival – diretto da Ruggero Cappuccio e realizzato dalla Fondazione Campania dei Festival – che dà sostegno alle realtà che operano principalmente in aree a rischio e a favore delle fasce deboli. In scena Quattro+, il nuovo progetto che la Compagnia Nest ha realizzato per la prima volta con i giovani del quartiere del gruppo #GiovaniO’Nest, impostando le basi per una messa in scena sul testo Quattro, scritto nel 2004 da Giuseppe Miale di Mauro e Mario Gelardi in seguito alla morte di Annalisa Durante, uccisa dalla camorra a soli quattordici anni, a Forcella, nel cuore di Napoli.

 
Dopo l’episodio di cronaca che ha interessato la piccola Noemi, rimasta ferita a soli 4 anni in piazza Nazionale durante una sparatoria, la Compagnia ha sentito la necessità di riaprire una riflessione sulla paura che si prova a vivere in quartieri difficili, dove si rischia di essere vittime innocenti di guerre di camorra. Così, Quattro+ è esito del laboratorio a cura di Giuseppe Miale di Mauro - che vede il coordinamento artistico di Adriano Pantaleo, Francesco di Leva e Giuseppe Gaudino - con il gruppo #GiovaniO’Nest, coinvolti su un tema purtroppo a loro molto vicino, “La Paura” nei quartieri difficili, un’evoluzione del lavoro sulla metamorfosi della parola scritta, quella drammaturgica di Quattro - che vinse il Premio Scenario nel 2005 – in parola recitata.
 

Nelle parole di Giuseppe Miale di Mauro, Quattro+ è «una storia che ci riguarda, quella di una ragazzina – Annalisa Durante – morta per errore in un agguato di camorra. Una storia che racconteranno i ragazzi come Annalisa per ricordare che in questa terra si può ancora essere ragazzi. Una storia di ragazzi che hanno scelto di stare da una parte precisa. La storia di uno spazio teatrale che li accoglie e li toglie dai pericoli della strada. Quattro e + storie per una storia soltanto: la Vita!». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino