Serata tributo a Mario Valentino al Complesso di Santa Patrizia

Tributo a Mario Valentino
Nell’Aula Magna della Luigi Vanvitelli al Complesso di Santa Patrizia in centro storico qualche sera fa la tappa napoletana per la presentazione di «Mario Valentino:...

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Nell’Aula Magna della Luigi Vanvitelli al Complesso di Santa Patrizia in centro storico qualche sera fa la tappa napoletana per la presentazione di «Mario Valentino: una storia tra moda, design e arte» di Ornella Cirillo per Skira Editore.


Nell’auditorium gremito e illuminato da un video-loop estratto dal volume, un egregio tributo e antologia per la storia professionale di uno dei maggiori esponenti della moda italiana, dalla calzatura all’accessorio e il total look, dagli anni ’50 agli anni’80 fino ad oggi, da Napoli a Milano, dalla fabbrica artigianale al luxury brand, dallo stile all’arte.

È ancor più qui a casa sua che il maestro della calzatura italiana ha lasciato un’impronta riconoscibile di manifattura e stile iconici e intramontabili.

Era l’alba del “Made in Italy” e personaggi come Valentino Garavani, Gianni Versace, Gianfranco Ferrè, Krizia, Walter Albini, Giorgio Armani, Rosa e Tai Missoni, Mario Valentino, Franco Moschino, Laura Biagiotti, Luciano Soprani e pochi altri avevano avuto per primi l’intuizione di industrializzare il processo del “fatto a mano” che rappresentava la prestigiosa eccellenza nostrana e di lì a poco avrebbe suggellato il primato della moda italiana nel mondo.
 

Dal Rettore Paolisso alle docenti Maria Luisa Frisa, Cettina Lenza e Patrizia Ranzo, un'analisi sui percorsi della professione: quando questo mestiere era un incontro tra passione creativa e artigianalità tout court o quando a Firenze e Milano si concentravano le professionalità e i nomi più eclettici e notabili, divenuti negli anni i brand più internazionali e influenti della moda globale. Dall’abbigliamento alla moda, dal disegno al laboratorio, si è parlato di stilisti forgiati nelle sartorie e le botteghe artigianali, così come nel teatro e nella storia del costume, così distanti dagli odierni direttori creativi (spesso giovanissimi) a capo dell’ufficio stile di grandi maison internazionali. S’è parlato delle grandi collaborazioni con designer come Paco Rabanne, Karl Lagerfeld, Claude Montana, Armani e Versace o dell’immagine istituzionale del brand firmata da altrettanti maestri come Helmut Newton, Richard Avedon, Giovanni Gastel, Bob Krieger, Oliviero Toscani, Toni Meneguzzo, Robert Mappletorpe e Mimmo Jodice.
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Il Mattino