Sguardi dal carcere, la mostra «Ri#Belle» fa tappa a Palazzo Fondi

Sguardi dal carcere, la mostra «Ri#Belle» fa tappa a Palazzo Fondi
Circa un anno fa, quindici donne della Casa Circondariale «Rocco D’Amato» di Bologna hanno partecipato a un progetto di riabilitazione sociale e artigianato. Uno...

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Circa un anno fa, quindici donne della Casa Circondariale «Rocco D’Amato» di Bologna hanno partecipato a un progetto di riabilitazione sociale e artigianato. Uno dei tanti che avvengono nelle carceri italiane. Questo però è stato assai speciale perché un team di parrucchieri non solo ha insegnato loro taglio e messa in piega, ma ha aiutato a riconnettere queste donne con la propria bellezza interiore, essendo afflitte dalla detenzione e spesso da poche possibilità di riabilitazione.

Il corso è stata una iniezione di fiducia e ottimismo e molte di quelle donne hanno ritrovato il sorriso, la speranza e la fiducia in loro stesse, qualità che permetteranno loro di non commettere ancora illeciti. A offrirgli questa possibilità è stato Marco Zanardi di Orea Malià, che insieme alle associazioni Artemisia e Kinodromo ha tenuto il laboratorio artistico/pratico sostenuto da Davines, azienda di prodotti attenti all’ecosostenibilità. Quel progetto sono diventati una mostra fotografia e un libro, e ora «Ri#Belle» con gli eleganti ed emozionanti scatti in bianco e nero di Federico Guerra sono esposti nelle sale dell’Accademia Davines a Palazzo Fondi (via Medina 24) fino al 14 novembre. A illustrare l'esperienza fatta, oltre a Zanardi, c'erano Lamberto Bisognin direttore generale Davines, Roberto Grandi presidente di Bologna Musei, Francesco Muzio presidente Ancos onlus Confartigianato, e Roberta Gaeta, assessore comunale alle Politiche Sociali. La tappa napoletana coincide con l’intenzione di incentivare progetti similari «per poter permettere a donne vittime di violenza e ragazze madri, di ritrovare se stesse in un processo di condivisione e consapevolezza» come sottolineato dall’assessore Gaeta. 
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Il Mattino