Sorrento, arriva Festivà, festival dell'arte contemporanea

Teatro
SORRENTO -  Un dialogo tra il territorio della penisola sorrentina, il suo patrimonio e l’arte contemporanea. E l’immagine, intesa come fotografia, video,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SORRENTO -  Un dialogo tra il territorio della penisola sorrentina, il suo patrimonio e l’arte contemporanea. E l’immagine, intesa come fotografia, video, proiezione o light design, come strumento di questa conversazione. È l'obiettivo di Festivà, abbreviazione di festival in napoletano, in programma a Sorrento da venerdì a domenica. Promotori dell'iniziativa, un gruppo di giovani professionisti romani e sorrentini, che si sono riuniti per mettere al servizio di un progetto comune le loro esperienze e conoscenze nei settori creativo, imprenditoriale e della comunicazione. «Sono tre gli obiettivi di Festivà - spiegano gli organizzatori - Mostrare il lavoro di artisti emergenti ed invitarli a confrontarsi con la storia, la cultura e il territorio di Sorrento. Ancora, valorizzare il territorio e il patrimonio attraverso l’arte contemporanea, con creazioni artistiche ospitate in chiostri, torri, antiche mura, grotte, ninfei, giardini. Infine creare una sinergia durevole tra territorio, artisti e comunità locale».


Festivà si propone infatti come una piattaforma, un laboratorio di idee, un network per innestare una collaborazione a lungo termine tra gli enti locali, le risorse commerciali ed economiche del luogo e la scena di artisti emergenti.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino