Sulle tracce di un misterioso quadro di Caravaggio partendo da un documento ritrovato nell’ Archivio storico del Banco di Napoli. "84 giorni – Le ombre del...
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Il giallo, messo in scena dal regista Febo Quercia, parte da un indizio inequivocabile: il ritrovamento due anni fa, nelle stanze dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, di una fede di credito attestante il pagamento di ben 200 ducati da parte del croato Niccolò Radolovich al Caravaggio per la commissione di un dipinto.
L’antico documento descrive minuziosamente la tela definita “Pala Radolovich” ed è stato esposto al pubblico per la prima volta al mondo due anni fa proprio a Palazzo Ricca, sede dell’Archivio Storico del Banco di Napoli.
“84 giorni – Le ombre del Caravaggio”, con Mario di Fonzo, Andrea Fiorillo, Daniela Ioia, Matteo Lanzara, Peppe Romano, parte dall’incontro nel centro storico di Napoli tra il pittore e il mercante cercando di ricostruire un mistero lungo 84 giorni tra storia e fantasia.
Della Madonna con il bambino in braccio commissionata da Radolovich a Michelangelo Merisi, però, non è mai stata rinvenuta alcuna traccia. Alcuni sostengono che il quadro non sia mai stato realizzato, altri che sia entrato nella composizione delle Sette opere della Misericordia. Intanto le voci si rincorrono giungendo fino a Vienna, dove una tela della Madonna del Rosario sembra essere esattamente quella commissionata da Radolovich. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino