Una serata all'Archivio storico del Banco di Napoli per scoprire cosa faceva il proprio trisavolo

Una serata all'Archivio storico del Banco di Napoli per scoprire cosa faceva il proprio trisavolo
Chi sa, forse un lontanissimo (roba di antenati seicenteschi) parente di cui non si sa nulla realizzava fuochi d’artificio per le feste religiose; o magari era pittore o...

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Chi sa, forse un lontanissimo (roba di antenati seicenteschi) parente di cui non si sa nulla realizzava fuochi d’artificio per le feste religiose; o magari era pittore o stuccatore; oppure, pazienza, era finito nelle segrete di un carcere. 


Accompagnati ovviamente da una buona dose di possibilismo, e con l’approccio leggero di una semplice divertita curiosità, questo venerdì si potrà scoprire cosa facevano quelli che portavano il proprio stesso cognome.

L’appuntamento è dunque il giorno 16, al Cartastorie. Museo dell’Archivio storico del Banco di Napoli (dalle 19, a Palazzo Ricca, in via dei Tribunali 214), con la terza serata di “Antenati d’Archivio. Alla ricerca della tua eredità” – grazie alla quale si potrà andare alla ricerca del proprio cognome, tra le carte custodite da quello che è l’archivio storico bancario più grande al mondo. 

Subito un’indicazione pratica importante: è ovviamente necessario prenotare (si partecipa al massimo in 25), e si può farlo su eventbrite.it o seguendo le indicazioni all’evento Fb. Inoltre, bisognerà indicare i cognomi sui quali si cercano notizie, in modo che possano essere rintracciati preliminarmente, nell’enorme mole di documenti (peraltro, non è detto che si trovi ciò che si cerca); e c’è pure da sapere che ci sarà tanta polvere, quindi meglio vestirsi di conseguenza. 

Detto questo, sotto la guida di un archivista (e se si sarà fortunati) si potranno seguire segni del proprio passato, grazie alle pandette (le antiche rubriche della clientela), i libri maggiori (che raccolgono entrate e uscite degli antichi correntisti) e i giornali copiapolizze (su cui sono riportate nel dettaglio le causali di pagamento). 

Prima di questa ricerca storica, si potrà seguire il percorso multimediale Kaleidos (realizzato da Stefano Gargiulo per Kaos Produzioni), che condurrà alla scoperta delle storie racchiuse nel museo; mentre dopo si potrà bere qualcosa nel cortile di Palazzo Ricca.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino