Personaggi noti come l’oncologo Paolo Ascierto, premiato per la sua intuizione sull’efficacia del farmaco anti-artrite e che da Napoli ha fatto scuola nel mondo....
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Nell’elenzo dei premiati da Acto Campania, l’Alleanza contro il tumore ovarico, ci sono anche nomi meno noti, come quattro operatori del 118 del Moscati, quelli che non conosce nessuno, quelli, tuttavia, che hanno contratto il virus e una volta guariti sono ritornati al loro posto, o l’infermiere Giovanni Grizzuti del Pascale, in piena pandemia ha trascorso i suoi week end nelle case dei pazienti a effettuare tamponi. Tra i 18 premiati Acto per la Vita anche l’infettivologo, Franco Faella, che ha rindossato da pensionato il camice, un altro pensionato d’eccezione Carmine Malzoni e il responsabile della Radioterapia dell’Istituto dei tumori di Napoli, Paolo Muto che durate la pandemia ha fatto in modo che nessun paziente oncologico interrompesse i trattamenti radioterapici, fornendo assistenza, insieme al suo reparto, senza mai risparmiarsi, anche a malati oncologici di altre strutture rimasti senza cure a causa della pandemia.
Una serata, insomma, quella di ieri sera ad Avellino, presentata da Patrizio Rispo, di ringraziamento, dedicata agli operatori sanitari, medici, infermieri, manager, che hanno affrontato l’emergenza Covid con coraggio, impegno, mettendo a rischio la propria vita, senza risparmiarsi mai.
«Le vicende di quest’anno, - dice la presidente di Acto Campania, nonché promoter dell’iniziativa, Mirosa Magnotti - legate all’emergenza coronavirus, hanno messo a dura prova soprattutto le persone più fragili ed in particolare chi combatte ogni giorno con patologie impegnative come il cancro. Per questo abbiamo sentito il bisogno di offrire il nostro ringraziamento agli operatori della Sanità campana, che sono stati in prima linea durante questo periodo, per senso del dovere e abnegazione, ma soprattutto per azioni meritevoli in favore della comunità e dei più deboli». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino