Minori a rischio camorra: il video con le urla di gioia per i regali è virale

Minori a rischio camorra: il video con le urla di gioia per i regali è virale
Per 200 bambini «invisibili» è arrivato Babbo Natale. I minori a rischio camorra, di Pompei e Napoli, abbandonati dalle istituzioni ma accolti e sostenuti dalla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Per 200 bambini «invisibili» è arrivato Babbo Natale. I minori a rischio camorra, di Pompei e Napoli, abbandonati dalle istituzioni ma accolti e sostenuti dalla fondazione «A voce d'e creature», hanno ricevuto i giocattoli che hanno chiesto a Babbo Natale attraverso le letterine appese agli alberi della speranza nelle due  sedi della fondazione.

Il video delle urla di gioia dei bambini, nell'aprire i regali - si perché non sono riusciti ad aspettare Natale - postato su Tik Tok è diventato virale. Per gli scugnizzi di don Luigi Merola Babbo Natale ha il volto di Giovanni Lombardi, fondatore del gruppo Nefrocenter.

L'imprenditore ha reso felice i bambini, salvati dalla strada e dalla tentazione dei guadagni facili offerti dalla malavita, accolti dalla Fondazione «A' voce d'è creature» regalando i giocattoli che i piccoli sognano di avere da sempre, ma che i genitori non possono permettersi di comprare. «Anche i più deboli e i più fragili sono al centro dell'attenzione di benefattori come Giovanni Lombardi - ha detto il sacerdote anticamorra - al quale va il mio ringraziamento di cuore. Attraverso lui arriva Babbo Natale. Grazie sempre, a lui e alla figlia, Margherita, per questa vicinanza»

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino