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Ancora una volta Secondigliano dimostra che stereotipi e luoghi comuni non hanno la meglio sulla bellezza, la cultura e i valori sani da trasmettere ai giovani. In uno dei quartieri più antichi della periferia nord c’è chi insegna ai minori a credere nei loro sogni.
Torna «Oltre la linea», la danza è protagonista
La sfida è quella di Lucia e Laura Esposito, mamme, sorelle e titolari di una scuola di danza nei pressi di via del Cassano, dove si coltivano i talenti dei bambini e dei ragazzi dai 4 ai 18 anni.
«La nostra è una scuola di avviamento professionale alla danza nata 11 anni fa - spiegano Laura e Lucia, ballerine di danza classica e moderna - Insieme a noi ci sono altri maestri che insegnano le varie discipline. Ma la cosa importante è che vogliamo trasmettere la nostra passione a tutti i ragazzi che ci seguono. All’inizio eravamo un po’ scettiche, perché il mondo della danza è molto difficile, c’è tanto rigore, disciplina e regole. La danza però ha il potere di avvicinare i ragazzi che vivono in contesti difficili».
Una bella sfida per le due sorelle maestre che hanno fatto della loro attività quasi una “missione” sociale in un territorio che spesso è facile associare erroneamente a modelli negativi. «Noi insegniamo ai ragazzi a inseguire i loro sogni, a non mollare e a credere in ciò che fanno. A non avere distrazioni dal di fuori, che siano un fidanzato o altro. Perché si può conciliare tutto, studio, famiglia e amore», rimarcano Laura e Lucia. Tanti i baby talenti che pian piano stanno crescendo nelle sale della scuola. «Abbiamo allievi molto versatili - spiegano - che hanno partecipato a concorsi nazionali e a sostenere gli esami di fine anno abbiamo sempre avuto personaggi di fama del settore, come Marcello Sacchetta, il coreografo di “Amici” e la stessa Alessandra Celentano». Il messaggio è dunque principalmente quello di sfatare i luoghi comuni sulle periferie: «Qui ci sono ragazzi con voglia di imparare, di crescere, di realizzare i loro sogni e noi siamo qui per spingerli a farlo».
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