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«La Sanità ha avuto un duro colpo dal Covid-19, era un quartiere in piena crescita, con centinaia di turisti ogni giorno metà dei quali stranieri. Ma nessuno si è arreso, gli abitanti sanno che dovranno ripartire ma non più da zero e i giovani non si fanno tentare dalla camorra che resta sempre nell'ombra». Questo il quadro del Rione al cuore di Napoli fatto da Gaetano Balestra della Fondazione San Gennaro a Napoli, nella giornata in cui le associazioni del quartiere, con il sostegno della Regione Campania e dell'Avpn e dell'Apn, le due associazioni di pizzaioli di Napoli, hanno distribuito 160 pizze ai senzatetto di Napoli.
«La solidarietà e la forza delle associazioni - spiega Balestra - è rimasta fortissima in questi mesi in cui siamo ripartiti anche con la consegna della spesa, con il sostegno a piccole spese di chi improvvisamente si è trovato senza un reddito, aspettando una cassa integrazione che per tantissimi è in enorme ritardo.
La solidarietà regge, anche perché reggono le fonti: «Le donazioni - afferma Balestra - le stiamo sempre ricevendo, c'è una parte della città che sa che il bisogno è cresciuto e conferma la sua vicinanza, noi lavoriamo anche sulla loro spinta e nessun volontario del terzo settore si è tirato indietro nella pandemia e lo abbiamo dimostrato anche con il tampone solidale». E poi ci sono gli invisibili, i senzatetto: «Vengono accolti - spiega Balestra - nelle associazioni, da La Tenda all'Istituto La Palma, hanno i pasti, la possibilità di lavarsi e dormire al caldo. Un impegno che in questa giornata è diventato anche di allegria grazie alle pizze appena sfornate per i senzatetto»
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