Terzo tempo da giocare e insolita piazza del Gesù. Tra birilli rossi, turisti incuriositi e passanti coinvolti. Palla ovale al centro e ambulanze sullo sfondo. Prevenzione...
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«Iniziativa interessante imperniata sulla sicurezza stradale e sull’importanza del primo soccorso. Prioritario focalizzare l’attenzione sulla sicurezza non solo in campo. La nostra missione non è vincere una partita ma salvare attraverso (in)formazione e cultura la vita dei ragazzi che escono la sera. Sono finalità nelle nostre corde», spiega Lorenzo Fusco, tecnico dell’Amatori Napoli, testimonial della manifestazione. «Maggiore è la sensibilizzazione su queste tematiche, più alta è la possibilità di combattere il fenomeno dell’alcol, ancor meglio se lo si può fare anche attraverso il rugby».
Protagonisti i giocatori verdeblù, che inizieranno il campionato di serie A il 20 ottobre, insieme alla squadra femminile delle Nesis, un gruppo di mamme che, aspettando gli allenamenti dei loro figli a Bagnoli, hanno formato un team che giochicchia ogni tanto. Occuparsi di giovani significa occuparsi di futuro. «Abbiamo messo a disposizione il nostro tempo, perché crediamo nelle finalità del progetto del dottor Perez. E le persone si sono fermate ben volentieri. Abbiamo regalato, infine, le magliette della serie A con i nomi della squadra e dello staff all’organizzazione e ai passanti», ha concluso soddisfatto il capitano Alessandro Quarto (nelle foto di Luigi Petrucci). Una condivisione valoriale e un segno concreto di partecipazione, per promuovere e divulgare la cultura del primo soccorso, della sicurezza stradale e del volontariato in ambulanza, anche con la palla ovale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino