Napoli, lo scivolone dell'assessora: chiama i carabinieri invece dei vigili

Napoli, lo scivolone dell'assessora: chiama i carabinieri invece dei vigili
Scivolone dell’assessora ai Vigili urbani Alessandra Clemente che si rivolge ai carabinieri per verificare presunti abusi nel Vallone dei Gerolomini e dimentica che gli...

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Scivolone dell’assessora ai Vigili urbani Alessandra Clemente che si rivolge ai carabinieri per verificare presunti abusi nel Vallone dei Gerolomini e dimentica che gli stessi vigili urbani guidati dal comandante Ciro Esposito hanno fatto ben 7 sopralluoghi e denunciato all’Autorità giudiziaria quanto riscontrato nel Vallone. L’iniziativa della Clemente - nel comando dei caschi bianchi di via de Giaxa - è stata vissuta come un atto di sfiducia che ha molto infastidito tutta la Polizia municipale e lo stesso comandante. Un pasticcio quello della Clemente che sta avendo riverberi anche politici. 


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Tutto inizia il 21 gennaio, quando il consigliere comunale del Pd Federico Arienzo - durante la seduta dell’Assemblea cittadina - si rivolge alla Clemente: «Vogliamo almeno capire che cosa sta accadendo nel Vallone per dirlo ai cittadini che denunciano da tempo movimento di ruspe. Ci sono delle Forze dell’Ordine che vanno lì e fanno una notifica e poi il verbale lo passano in Procura, ma dopo che cosa succede? È un polmone verde e dobbiamo tutelarlo». Quel giorno Esposito - come ricordato dallo stesso Arienzo - con i suoi vigili urbani ha già fatto numerosi interventi nel Vallone e fatto regolare denuncia alla Procura. Tant’è, la Clemente evidentemente non convintissima del lavoro svolto dai vigili, chiama i carabinieri. Il 25 i militari fanno un sopralluogo congiunto con i caschi bianchi dove verbalizzano che «lo stato dei luoghi risulta cristallizzato agli ultimi interventi effettuati dal nucleo di tutela ambientale» guidato dal capitano Agostino Acconcio. Ovvero i vigli urbani hanno fatto il loro dovere. Sembra che nel Vallone sia stato abbattuto qualche albero e ci sono indagini in corso per verificare se nel Vallone ci siano stati scarichi abusivi di rifiuti. Il passo falso della Clemente ha innescato una miccia polemica non indifferente.
 
Chiamato in causa direttamente, Esposito prende carta e penna e risponde ad Arienzo e mette a conoscenza l’amministrazione - a iniziare dal sindaco Luigi de Magistris - del lavoro svolto. «Ho scritto - spiega Esposito - che noi applichiamo leggi e regolamenti e che non guardiamo quando dobbiamo comminare sanzioni se questi siano nemici o amici di qualcuno». Parole che hanno stizzito il Pd che con i segretari regionali e provinciali Leo Annunziata e Marco Sarracino e il capogruppo Aniello Esposito scrivono tra gli altri al sindaco e all’assessora: «Ciascuna segnalazione viene raccolta con imparzialità e senso del dovere, senza alcuna personificazione o riferimento» scrivono i tre che sostanzialmente significa recepiscono le segnalazioni dei cittadini e in particolare i consiglieri comunali esercitano la loro missione istituzionale controllando l’azione dell’amministrazione. Per il Pd «Alcuni frasi del comandante della polizia municipale Ciro Esposito sono discutibili e azzardate. L’esposto del nostro consigliere parte dai cittadini che hanno cura del bene comune: non possano essere individuati come “amici o nemici di qualcuno” gli eventuali responsabili dell’azione segnalata». Il comandante risponde al Pd: «Ho un rispetto sacro per gli eletti del popolo e di tutto il Consiglio comunale mi dispiace se le mie parole siano state interpretate in senso polemico, non era questo il mio intento. So bene che i consiglieri raccolgono le segnalazioni dei cittadini. I vigili urbani lavorano sempre con la massima trasparenza l’importante è che nessuno tiri per la giacca la Polizia municipale». 

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Effettivamente le parole del comandante riguardanti eventuali «amici o nemici» aprono scenari non trascurabili e portano direttamente al nome di chi è stato denunciato dagli stessi vigili urbani. Di qui il corto circuito con il Pd e con Arienzo con il quale lo stesso comandante si è poi incontrato. Veleni e sospetti che da tempo attraversano i caschi bianchi. Perché sembrerebbe che a essere denunciato sia stato il titolare di una ditta che in un passato recente ha lavorato anche per il Comune e proprio nel settore della sicurezza stradale.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino