Circum, quelle biglie come proiettili

Circum, quelle biglie come proiettili
C’era una guardia giurata a bordo del treno 665 della Circumvesuviana, partito da Napoli e diretto a Sarno, che mercoledì sera all’altezza della stazione di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
C’era una guardia giurata a bordo del treno 665 della Circumvesuviana, partito da Napoli e diretto a Sarno, che mercoledì sera all’altezza della stazione di Sant’Anastasia è stato colpito da due biglie. All’inizio i pochi passeggeri e il personale hanno pensato addirittura a dei colpi di pistola, poi le indagini dei carabinieri hanno chiarito: biglie oppure sassi, che comunque lanciati contro un treno in corsa possono fare molto male. Un paradosso, la presenza del vigilante sul treno: da un lato l’Eav intensifica i controlli sulle corse considerate a rischio, dall’altro lato il pericolo non cessa e si fa ancora più difficile da prevedere, perché arriva lungo la linea. Gli oggetti che hanno distrutto due finestrini, infatti, sono stati lanciati dall’aperta campagna, in zone dove non ci sono telecamere di videosorveglianza. I carabinieri seguono la pista della baby gang: un gruppi di balordi, ragazzini, che si diverte a danneggiare i treni in corsa.


Ieri hanno ascoltato più volte il capotreno e il macchinista, hanno visionato il convoglio e mercoledì sera hanno battuto le zone circostanti alla stazione di Sant’Anastasia, nel tentativo di trovare la banda. Ed erano minorenni anche quelli che, qualche giorno fa, hanno aggredito Pasquale, autista di Eavbus, colpevole di non aver dato loro la precedenza mentre a piedi attraversavano la strada. Il lavoratore Eav stava guidando il pullman proveniente dall’università di Monte Sant’Angelo e diretto a Nola, quando è stato preso di mira dal gruppo di ragazzini all’altezza di Pomigliano: hanno aspettato che il bus si fermasse a un semaforo per prendere d’assalto il mezzo con i pugni. Un vetro si è rotto ed è finito addosso al conducente, per fortuna senza gravi conseguenze. Nel mirino dei giovani vandali ci sono per lo più le tratte battute dai pendolari: le corse serali e notturne, quelle lontane dai circuiti turistici, quelle che raggiungono l’area nolana e vesuviana. I pullman Eavbus che dalle 20.30 in poi partono da Napoli alla volta di Nola e Palma Campania, per esempio, sono costantemente popolati da ubriachi o tossici, che spesso danno fastidio ai conducenti.

Lo stesso avviene sui treni Circum della sera, per lo più deserti. La presenza delle guardie giurate, che pure è aumentata rispetto agli anni scorsi, non basta ancora. Lo pensano un po’ tutti nel mondo Eav: governance, sindacati, viaggiatori. Umberto De Gregorio, presidente dell’azienda di trasporti, ha scritto anche al presidente della Regione Vincenzo De Luca per invitarlo ad occuparsi del problema sicurezza e sollecitare un incontro con il prefetto: «Le azioni messe in campo stanno dando i loro frutti. Ma dobbiamo fare di più e ci serve l’aiuto delle istituzioni. Le aziende di trasporto non possono essere lasciate sole a combattere questa guerra». Il prefetto viene invocato anche dai sindacati: «Ci chiediamo fino a quando verrà ignorato il nostro grido d’aiuto», dicono quelli dell’Orsa, che ieri hanno provato a lanciare una protesta invitando tutti i lavoratori a far partire treni e bus con cinque minuti di ritardo. Domenico Monaco della Confail è caustico: «Va a finire che ci scappa il morto, è necessario che il prefetto prenda dei provvedimenti».


Ma i più arrabbiati sono proprio i viaggiatori. Enzo Ciniglio, del comitato dei pendolari, critica la scelta di privilegiare il Campania Express, il treno superveloce pensato per i turisti: «Già avere un treno dedicato ai soli turisti e solo per una parte di territorio è una scelta che come pendolari ci vede penalizzati. Ma garantire anche una diversa e più efficacia attenzione in materia di sicurezza è davvero qualcosa fuori dalla grazia di Dio, chiediamo lo stesso rispetto per la vita dei pendolari». E Giuseppe Ambrosio, segretario del Centro per i diritti del cittadino, aggiunge: «O si inverte la rotta o la fuga degli utenti da treni e autobus sarà irreversibile». 
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino