L'analisi dei sogni dei comunali, ​quando la realtà supera la fantasia

L'analisi dei sogni dei comunali, quando la realtà supera la fantasia
Quando la realtà supera la fantasia: e poi si dice che al Comune di Napoli dormono! L’ultima invenzione, giusto in sintonia con questi tempi difficili sotto ogni...

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Quando la realtà supera la fantasia: e poi si dice che al Comune di Napoli dormono! L’ultima invenzione, giusto in sintonia con questi tempi difficili sotto ogni punto di vista, pare nascere in un clima di spensieratezza: l’amministrazione comunale, in questi ultimi mesi di consiliatura, insieme con strombazzate inaugurazioni di cantieri stradali, intitolazioni – a volte anzi tempo – di larghi e di strade, si preoccupa anche del benessere lavorativo dei propri dipendenti. Ed è così che, tra i problemi irrisolti della Galleria Vittoria, dei trasporti, della riapertura delle scuole, della tenuta del verde cittadino e di tanti altri seri problemi da risolvere, prende il via il progetto “Social Dreaming”, una iniziativa promossa dall’Assessorato alle Pari Opportunità e dal CUG, che è il “Comitato Unico di Garanzia del Comune per le pari opportunità, per la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni”.

Novità rilevante è che per la prima volta la tecnica del Social Dreaming viene utilizzata all’interno di una pubblica amministrazione e, cosa importante, questo progetto consentirà, alla fine del percorso, di avere un quadro chiaro sulla comunità lavorativa del Comune e sulle condizioni di lavoro vissute. II Social Dreaming, che potrebbe tradursi “funzione sociale del sogno”, rubando dal titolo di un testo di Gordon W. Lawrence, è una tecnica di lavoro di gruppo che valorizza ii contributo che i sogni possono offrire alla comprensione della realtà lavorativa, sociale e istituzionale. A partire dalla condivisione del racconto dei propri sogni, sarà possibile ricercare associazioni e punti di contatto tra le diverse esperienze oniriche, in modo da definire criticità e opportunità del contesto lavorativo e migliorare il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori. C’è così da sperare che l’efficienza della macchina comunale possa trarre molti benefici da questa nuova iniziativa; ciò anche per quanto riguarda le società partecipate, giacché il progetto interessa anche i dipendenti di queste ultime oltre a quelli del Comune. Per la realizzazione del progetto è stato coinvolto anche il centro “Sinapsi” della “Federico II” che fornirà gratuitamente una sua competente collaborazione.

L’interesse mostrato dai dipendenti interessati all’iniziativa, a detta dei promotori del progetto, è un segnale incoraggiante che mostra quanto sia importante porre la persona al centro delle politiche per il benessere lavorativo. E certamente molto significativi saranno i risultati di questo Social Dreaming che verranno rilevati nel corso dei prossimi mesi da una speciale commissione incaricata di seguire con attenzione l’intero svolgersi dell’esperienza.

A proposito, poi, di altre priorità assegnate dall’amministrazione negli scorci di fine mandato, non è neppure da dimenticare l’impegno di 170mila euro per disegnare a terra qualche biciclettina e piantare utili cartelli; ma il capitolo di spesa viene chiamato “bike lanes” ed assume così un carattere decisamente internazionale...

«Consigliere, io la notte sogno Belen, lo posso dire?» pare abbia detto un dipendente a un consigliere comunale, il quale ha prontamente risposto: «Sogna ragazzo, sogna!». 

Naturalmente, non è superfluo ricordare che, quando si fa dell’ironia, bisogna esser certi che gli elementi di contesto siano ben chiari al destinatario; se non lo sono, conviene suggerirli senza cancellare l’effetto paradossale. 

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Il Mattino