Coronavirus in Campania: ospedali già saturi, arrivano in soccorso i Policlinici

Coronavirus in Campania: ospedali già saturi, arrivano in soccorso i Policlinici
Al via a Napoli nuovi reparti e posti letto per i malati di Coronavirus. Si parte dalle 8 postazioni di rianimazione attivate ieri mattina al Monaldi nella ex piastra operatoria....

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Al via a Napoli nuovi reparti e posti letto per i malati di Coronavirus. Si parte dalle 8 postazioni di rianimazione attivate ieri mattina al Monaldi nella ex piastra operatoria. Unità specialistiche dotate di monitor e respiratori automatici per assistere i casi più gravi. Letti pronti da giorni ma la cui operatività era sospesa in attesa che la squadra di anestesisti, medici e operatori passasse indenne il vaglio dei test e dei tamponi effettuati dopo la quarantena scattata per il loro primario Antonio Corcione, costretto a casa con la febbre dopo aver scoperto la positività al virus. Corcione continua però a lavorare e a coordinare le azioni da casa. Giuseppe Fiorentino, primario di Fisiologia respiratoria del Cotugno, gli ha consigliato suffumigi a base di aria molto calda capaci, pare, di inattivare la carica virale. Bisogna però fare attenzione per non scottarsi. Dall’azienda dei Colli non è tutto: da oggi apre i battenti un altro piano del corpo G del Cotugno con 9 posti attrezzati per l’assistenza sub intensiva e altrettanti di degenza ordinaria per i pazienti che respirano autonomamente. Si va così ad incrementare la dotazione del polo collinare che si configura sempre più come un mega plesso su cui ricade il grosso dell’assistenza ai pazienti Covid positivi in Campania. In totale sono circa 120 i posti letto di rianimazione attivi di cui ieri ne erano liberi gli 8 nuovi messi in funzione, 260 quelli di subintensiva (40) e degenza ordinaria di cui alle 19 di ieri solo 6 liberi. Si pensa di aggiungere una quindicina di posti letto tra intensiva e sub intensiva da ricavare al Cto dove già ora il box dei codici rossi in pronto soccorso, dotato di due respiratori, funziona al triage come accoglienza dei pazienti sospetti mentre l’area dei codici gialli è dedicata all’utenza ordinaria. 


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Cresce la dotazione e l’offerta di posti letto anche in altri ospedali. Oggi tocca al Loreto nuovo incrementare di altri 10 posti di degenza Covid la sua dotazione mentre all’Ateneo Vanvitelli, presso il padiglione 3, ubicato nella cittadella universitaria della Federico II, aprono i battenti oggi 24 unità di degenza ordinaria annessi all’unità operativa di Malattie infettive presso il dipartimento diretto dal professore Nicola Coppola. Lo stesso modello potrebbe interessare il padiglione 18 di Malattie infettive della Federico II dove ci sono già 12 unità in funzione. Le richieste di ricovero sono tambureggianti. Ieri a Napoli almeno una dozzina di interventi del 118 indossando gli ausili di protezione. Troppi pazienti in osservazione o in quarantena a casa quando hanno bisogno di un posto in ospedale non hanno una diagnosi certa. Al Loreto oggi dovrebbero aprire 10 posti di degenza ordinaria, altri 10 il 27. Il giorno dopo si inaugureranno 20 posti di terapia sub intensiva per poi completare il lavoro il 2 aprile con le ultime 20 unità ordinarie. Pienamente operative anche le unità intensive e subintensive ricavate a Frattamaggiore e a Giugliano mentre alla Napoli 3 sud Boscotrecase ha 12 posti di intensiva, altri 7 posti ricavati nel blocco operatorio, 30 postazioni tra sub intensiva e pneumologia alcune da attivare in attesa di suppellettili, respiratori e infusori. Altri 8 posti di pronto soccorso fungono infine da area filtro per i sospetti e da mercoledì anche a Nola si faranno i test. Un problema è Vico Equense dove - come segnalato dall’ex europarlamentare Enzo Rivellini - arrivano in pronto soccorso pazienti fortemente sospetti senza un percorso né un pronto soccorso con il rischio di inquinare gli ambienti e contagiare il personale. 
 

Intanto a Napoli sono partiti i lavori per allestire gli ospedali da campo per le 72 terapie intensive progettate dalla Protezione civile. Il 6 aprile è previsto il primo blocco all’Ospedale del mare da 24 posti. «Siamo al lavoro - spiega il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva - e c’è il massimo impegno da parte di tutti». Ieri la task force nel quartiere napoletano di Ponticelli ha iniziato i lavori spianando il terreno che verrà poi ricoperto di cemento. La prima parte sarà montata a partire dal 3 aprile con i moduli per 24 posti attivi, si prevede, dal 6 aprile. Il 13 aprile è previsto che siano pronti 48 posti letto e il 20 l’ospedale completo da 72 terapie intensive. Lavori in corso anche al San Giovanni Bosco dove sono finalmente iniziate le manovre per attrezzare la tenda esterna per il triage dei pazienti sospetti. Sistemate suppellettili e barelle. Si apre oggi.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino