Coronavirus, ritorno a scuola in sicurezza: 1,2 milioni di mascherine l'anno

Coronavirus, ritorno a scuola in sicurezza: 1,2 milioni di mascherine l'anno
Sono giorni concitati per il mondo della scuola. I dirigenti delle oltre 8mila istituzioni scolastiche nazionali hanno inviato il documento richiesto dal ministero...

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Sono giorni concitati per il mondo della scuola. I dirigenti delle oltre 8mila istituzioni scolastiche nazionali hanno inviato il documento richiesto dal ministero dell’Istruzione sul loro fabbisogno e le richieste più impellenti per far ripartire in totale sicurezza la scuola per circa 7milioni e mezzo di studenti di ogni ordine e grado. I dirigenti stanno inoltre seguendo le linee guida del Comitato Tecnico Scientifico, e preparano ordini per il materiale che occorrerà per il rientro in sicurezza, come spiegano Rosa Cassese dell’Istituto comprensivo «Madonna Assunta» e Giovanna Martano dell’Istituto Tecnico Industriale «Righi» di Napoli.


1. COSA SIGNIFICA RIENTRO IN SICUREZZA?
La pandemia da Covid-19 ha costretto una riprogettazione di ogni settore, in particolare quello della scuola con pianificazione della ripartenza e del ritorno alla normalità. La ripresa delle attività il 14 settembre dovrà essere effettuata in sicurezza ovvero contenendo il rischio di contagio con modalità definite dal Cts.

2. QUALI SONO LE PRINCIPALI MISURE PER IL CONTENIMENTO DEL RISCHIO DI CONTAGIO?
Ogni scuola dovrà affrontare tutte le spese per la pulizia ordinaria, straordinaria, igienizzazione e sanificazione ambientale straordinaria in caso di necessità (se ci sarà un caso di infezione Covid-19 conclamato, per esempio). Inoltre, l’acquisto di dispositivi di protezione collettiva e individuale come guanti, mascherine, barriere di protezione in postazioni di accoglienza o segreterie, gel igienizzante, saponi.

3. QUANTE MASCHERINE OCCORRONO IN UNA SCUOLA?
In un Istituto comprensivo, con in media la presenza di 150 persone tra docenti, docenti di sostegno, collaboratori, amministrativi, fornitori, assistenti materiali e operatori mense scolastiche, il fabbisogno annuale di mascherine è non meno di 30mila pezzi, un dato che se proiettato a livello nazionale diventa un milione 200 mila mascherine. Numeri identici per paia di guanti, mentre serviranno almeno 150 visiere in policarbonato all’anno che il personale dovrà usare con i bambini della scuola dell’infanzia e i disabili (gli unici che sono esenti dalla mascherina). Per i licei invece i numeri sono leggermente più bassi poiché in media c’è la presenza di 100 persone, quindi 20mila all’anno, mentre sono sotto le 100 unità le visiere in policarbonato.
 
4. QUANTO DISINFETTANTE SERVIRÀ ALLA SANIFICAZIONE?
Il fabbisogno dei detergenti stimati è variabile a seconda del numero dei bagni (le norme parlano di un bagno ogni 10 alunni) e aule, ma in media ogni scuola consumerà al giorno un litro di Amuchina, 75 ml di disinfettante per superfici, un litro di Lysoform nelle scuole secondarie di secondo grado, mentre in un comprensivo, con la presenza di bambini più piccoli e più oggetti, oltre ai precedenti prodotti occorreranno almeno un litro e mezzo di disinfettante per superfici e un litro di alcool in più al giorno. Alcune scuole, come il «Righi» hanno acquistato due sanificatori a spalla, per igienizzare più velocemente le aule e i laboratori dopo le lezioni.

5. STUDENTI E DOCENTI COME SI POTRANNO IGIENIZZARE LE MANI?
Saranno installati dei dispenser in ogni aula, ogni laboratorio, ogni bagno e nei corridoi oltre che nella sala professori e in segreteria. Con una platea scolastica e corpo docente di un migliaio di persone è stato calcolato un consumo giornaliero di gel igienizzante tra i 2 e 3 litri per il liceo, mentre per la scuola di primo ciclo è sul litro e mezzo.

6. COME SARANNO I BANCHI?
Per rispettare il distanziamento fisico (inteso come un metro fra le rime buccali degli alunni, secondo il documento del Cts) occorreranno i banchi singoli. Il fabbisogno dei banchi singoli è molto variabile: ci sono scuole che ne necessitano appena 120 come il «Madonna Assunta» che ha rinnovato già gran parte dei banchi, e ben 690 sui circa 800 studenti come al «Righi».

7. COME AVVERRÀ L’INGRESSO DEGLI STUDENTI A SCUOLA?
Ogni scuola informerà genitori e studenti sugli ingressi, che non avverranno contemporaneamente per evitare assembramenti, ma saranno scaglionati. Per tutti gli studenti dai 6 anni in su è obbligatorio l’ingresso della mascherina a proprie spese. In alcune scuole, come al «Righi» di Napoli all’ingresso ci saranno tre strumenti posizionati chiamati “Pass” e prodotti da una ditta napoletana che permette di igienizzare in 5 secondi suole, mani e avverte con un segnale acustico se si è privi di mascherina. Nelle aree di accoglienza come segreterie e presidenza sono stati installati schermi passacarte in plexiglas, lì dove non erano presenti pareti di vetro che hanno la stessa utilità. Nelle aree comuni saranno affisse la segnaletica a norma con le cinque regole del Cts, e le strisce adesive per calcolare il metro di distanziamento da apporre sul pavimento.

8. QUALI SONO LE SOLUZIONI PER IL RIENTRO IN SICUREZZA?

Il Comitato Tecnico Scientifico ha stilato prima di tutto cinque regole fondamentali che saranno anche esposte ben in vista all’ingresso di ciascun edificio scolastico. Esse sono: se hai sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore) parlane subito con i genitori e non venire a scuola; quando sei a scuola indossa una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca; segui le indicazioni degli insegnanti e rispetta la segnaletica; mantieni sempre la distanza di un metro, evita gli assembramenti (soprattutto in entrata e uscita) e il contatto fisico con i compagni; lava frequentemente le mani o usa gli appositi dispenser per tenerle pulite; evita di toccarti il viso e la mascherina.
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Il Mattino