Il voto in Campania: tensioni nella Lega, Fdi in pressing sul rettore Carotenuto

Il voto in Campania: tensioni nella Lega, Fdi in pressing sul rettore Carotenuto
Vento in poppa nei sondaggi, ma liti e fibrillazioni non mancano neppure nel centrodestra. Se Forza Italia, con l’arrivo di Fulvio Martusciello al coordinamento regionale...

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Vento in poppa nei sondaggi, ma liti e fibrillazioni non mancano neppure nel centrodestra. Se Forza Italia, con l’arrivo di Fulvio Martusciello al coordinamento regionale vive un periodo di pacificazione, più complessi sono gli equilibri in casa Lega. Sugli scudi nel Carroccio c’è il consigliere regionale, Severino Nappi, sempre più lanciato verso una propria candidatura da capolista in un collegio plurinominale. C’è però tensione nel partito di Salvini: il coordinatore regionale, Valentino Grant, non sarà invece in campo perché ha intenzione di rispettare il proprio mandato da europarlamentare.

Per il segretario regionale del Carroccio dovrebbe valere questa regola per tutti: non vorrebbe quindi che alle prossime politiche possa candidarsi chi un seggio, pur se da consigliere regionale, lo occupa già. Eppure Nappi può farsi forte del mandato ricevuto direttamente da via Bellerio, è stato infatti indicato da Salvini e Calderoli come responsabile della campagna elettorale della Lega in Campania. Una nomina intesa anche come un lasciapassare per compilare le liste in vista delle politiche. Bocche cucite in casa Lega, nessuno vuole commentare il possibile intrigo che, probabilmente, dovrà essere sciolto direttamente dal partito nazionale. Alla finestra per il Carroccio c’è pure l’altro consigliere regionale, Giampiero Zinzi, recordman di preferenze alle ultime consultazioni per il parlamentino campano. Una Lega che dovrà fare i conti proprio con i numeri: tutto dipenderà da quanti consensi riuscirà ad ottenere per far scattare un numero di seggi sufficiente ad accontentare tutti. Restano infatti da confermare anche gli uscenti Gianluca Cantalamessa e Pina Castiello alla Camera, con Francesco Urraro al Senato. Anche qui in tanti a cercare «un posto al sole» quando in realtà di possibilità - a scrutare i sondaggi - ce ne sono poche. 



Diverso il clima in Fratelli d’Italia, qui Giorgia Meloni ha preteso in prima persona a voler decidere uno per uno i candidati da mettere in campo esaminando i vari profili che si sono proposti. Uno screening preventivo, in Campania, è affidato Sergio Rastrelli, Edmondo Cirielli e Antonio Iannone (tutti possibili capolista). Tra i nomi possibili che potrebbero essere indicati ci sono i quattro consiglieri regionali di Fdi ai quali è stata già fatta firmare la richiesta di candidatura. Dato per certo l’inserimento poi di Marta Schifone e Gabriella Peluso. L’idea di Meloni è però pescare anche tra la società civile: se resta sempre vivo il pressing sul direttore napoletano del Tg2, Gennaro Sangiuliano (in corsa per un posto a Palazzo Madama), crescono i rumors che vorrebbero un’intesa anche tra Fdi e il rettore dell’università Parthenope, Alberto Carotenuto: voci non confermate né dall’interessato e neppure tra i vertici del partito della fiamma tricolore. Per Forza Italia è sempre al lavoro Fulvio Martusciello che, in realtà, almeno per il Senato ha ben poche preoccupazioni. Silvio Berlusconi potrebbe infatti decidere di correre da capolista in entrambi i collegi campani che assegnano un seggio per Palazzo Madama e, dietro di lui, potrebbe arrivare a Napoli anche l’attuale capogruppo al Senato, Annamaria Bernini. Più laborioso il lavoro da svolgere per trovare la quadra dei candidati per Montecitorio: appare scontata la riconferma per l’ex coordinatore Mimmo De Siano. Bisognerà poi trovare collocazione utile per gli uscenti Sarro e Pentangelo, così come resta in pole position la consigliera regionale Annarita Patriarca. 



Intanto la «telenovela» tra Fi e Mastella si arricchisce di un nuovo sviluppo: ieri l’ex guardagilli ha depositato il proprio simbolo a Roma annunciando la sua corsa in solitaria. Non chiudendo, però, ad eventuali alleanze future. Purché non gli tocchino i collegi di Benevento. In cambio Fi chiede che Mastella ritiri l’appoggio in Regione a De Luca e il suo assessore Felice Casucci. Schermaglie che andranno avanti probabilmente almeno fino a Ferragosto.
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Il Mattino