Caro Liverpool, giù le mani da Insigne

Caro Liverpool, giù le mani da Insigne
Giù le mani da Insigne. Dall’Inghilterra giunge voce che il Liverpool vuole l’esterno azzurro. Sarebbero pronti 65 milioni di euro. Viviamo un calciomercato...

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Giù le mani da Insigne. Dall’Inghilterra giunge voce che il Liverpool vuole l’esterno azzurro. Sarebbero pronti 65 milioni di euro. Viviamo un calciomercato frenetico, ad horas. Non bastano i procuratori a muovere le acque. Si registrano i tsunami di cinesi e sceicchi arabi e si sono aggiunti i calciatori capricciosi che “fuggono” dalle squadre di appartenenza. Non è solo il caso di Neymar, anche in Italia non si scherza, Spinazzola vuole la Juve, Biglia voleva il Milan, Borja Valero voleva l’Inter, ed è tutto un volere è potere perché le società non contano più un bel niente.


Per non parlare di fedeltà, riconoscenza e bandiere che non ci sono più. Insomma, non ti puoi fidare più di nessuno. Ognuno è pronto al tiro mancino. Vengono a domicilio a fregarti l’argenteria di casa. E la stessa argenteria vuole prendere il volo per forzieri più ricchi. I contratti si possono stracciare, basta avere il danaro necessario.

Adesso, secondo il “Mirror”, popolare tabloid londinese, specialista in gossip, il Liverpool che sta per perdere Coutinho, invaghitosi del Barcellona e il Barcellona di lui dopo avere perso Neymar, il Liverpool dell’imprenditore televisivo americano Tom Werner e dell’allenatore tedesco Jurgen Klopp, ceffo biondo di Stoccarda, ha messo gli occhi su Lorenzo Insigne.

Klopp da quand’era al Borussia Dortmund ha negli occhi l’irresistibile “palombella” dell’azzurro all’incrocio sinistro alto del portiere australiano Langerak nella notte Champions di Fuorigrotta in cui il Napoli di Benitez affondò la corazzata tedesca e Lorenzo trasformò il gigantesco Langerak (1,92) in una statua di sale.

Quattro anni dopo, Lorenzo Insigne è diventato il maggiore talento italiano, un giocatore completo, non più soli tiri “a giro”, veroniche e passi doppi, ma piena partecipazione al gioco, esterno filante e, all’occorrenza, regista rientrante. Klopp ne è al corrente. Tutta l’Europa ne è al corrente al punto che molti esperti avevano indicato Insigne proprio al Barcellona sulla fascia dove Neymar non c’è più.
Fateci stare tranquilli. Insigne non si tocca. E, per fortuna, parliamo di un ragazzo fedelissimo alla maglia azzurra, un ragazzo che sogna di vincere col Napoli, un ragazzo diventato adulto che ha appena sottoscritto un contratto da 4,5 milioni a stagione che lo lega al Napoli sino al 2022. E, allora, Liverpool stai sereno, vai per la tua strada, non rompere.

Ma le tentazioni sono tante. Nella vita, e ancora più nel calcio di oggi, autentico albergo a ore, non si può mai dire mai. Lorenzo, rassicuraci. Sappiamo che vuoi entrare nell’orbita dei cugini Raiola e già questo dettaglio ci innervosisce. Parla e facci stare tranquilli perché ormai tranquilli non siamo più.


Già abbiamo sotto pelle la fuga di Higuain. Non ce ne importa più niente, ma in quella notte di agosto bruciò il tradimento di ‘o malamente. Anche lui voleva la Juve come l’ha voluta Bernardeschi e ora la vuole Keita. Questa irresistibile leggerezza delle appartenenze e dei contratti. You’ll Never Walk Alone. Canta il tuo inno, Liverpool. Non camminerai mai solo. Anche se perderai Coutinho. Ma Lorenzo Insigne, no. Lascialo camminare con noi. Abbiamo tanta strada da fare.
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Il Mattino