Non è stato un fulmine a ciel sereno, anzi, la chiusura del Mercadante - di proprietà del Comune - da parte della Polizia in quanto non in regola con...
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Il dato di cronaca è che da tanto tempo si va avanti con proroghe temporanee, vale a dire la solita storia, quella che conosciamo bene, che dalle nostre parti tutto ciò che è emergenza diventa ordinario. Eppure l’ultimo avviso dei vigili del fuoco aveva il sapore dell’ultimatum, parliamo di appena tre mesi fa, perché è stato ignorato anche questo? L’elenco delle domande è lungo, le risposte che arrivano purtroppo sono poche, pochissime, e tutte contenute in una stringata nota. La cui cifra politica è lo spartirsi fifty fifty le responsabilità, come dire tutti colpevoli nessun colpevole, addirittura sembra che i cattivi siano quelli che hanno fatto rispettare le regole: «Il Teatro Stabile di Napoli e il Comune di Napoli - si legge - comunicano che il provvedimento preso il 24 marzo in tarda serata dalla Polizia di Stato di chiudere al pubblico il Teatro Mercadante di Napoli per inadeguatezza alle norme del sistema antincendio provoca forte sgomento e addolora tutti». Insomma, la palla viene lanciata nel campo della Polizi che ha rilevato le irregolarità. La sensazione è che dalle parti di Palazzo San Giacomo i controlli siano buoni quando prendono le mosse da Piazza Municipio, poco apprezzati quando arrivano nell’ambito delle normali verifiche di «routine». Se ci sono eventuali anomalie, a questo punto, tanto varrebbe denunciarle in maniera più chiara ed esplicita. La nota poi prosegue così: «Nell’ultimo Cda presieduto da Valter Ferrara, ex presidente del Teatro Stabile, era già stata messa in preventivo nel bilancio la cifra predisposta per i lavori di adeguamento del sistema antincendio e sono in corso i primi contatti per gli interventi necessari. La questione è stata subito esaminata dal nuovo cda ed era già all’ordine del giorno nella prossima riunione del 3 aprile. È intenzione di tutti portare avanti nel più breve tempo possibile questo adeguamento».
Anche qui non si capisce bene che tipi di lavori si devono fare: si tratta solo di adeguare l’impianto antincendio? Oppure ci sono problemi anche sulle eventuali vie di fuga? Infine, conclude la nota, ci si ricorda di chi doveva e voleva andare a teatro e con il biglietto acquistato e non è potuto andarci: «La speranza è quella di continuare in tutte le attività del Teatro fino alla chiusura della stagione prevista a maggio. Comune e Teatro chiedono scusa al pubblico che avrebbe dovuto vedere la replica dello spettacolo Le Troiane».
Ora è corsa contro il tempo per ottenere l’ennesima proroga per chiudere la stagione teatrale e fare i lavori in estate, questa l’unica chance per salvare quello che resta della stagione teatrale. Ci riusciranno il Cpmue proprietario dell’immobile e il Teatro Satbile?
Si diceva che le domande a cui dare riposte sono tante. Per esempio, perché è intervenuta la polizia e non altri organi delle forze dell’ordine? Non risultano esserci esposti, forse segnalazioni sì perché sono di stanza nel teatro sempre almeno due pompieri. La verità che trapela dal palazzone di via Medina, è che l’attività di monitoraggio di tutti i locali della città è partita dalla lettura del registro delle autorizzazioni dei vigili del fuoco, per verificare che tutte le sale cittadine fossero a posto. E poi perché il Mercadante stava in prorogatio per la sicurezza. Dallo screening effettuato dalla Questura è venuto fuori il dato - questo sì - che sgomenta, che l’unico teatro di Napoli non a norma fosse proprio il Mercadante, lo Stabile. Uno dei sette teatri più importanti d’Italia.
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Il Mattino