Mancano i responsabili Covid, le modalità organizzative in caso di infezioni, idonea segnaletica dei comportamenti utili a prevenire il contagio, gli addetti ai...
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A rischio il primo giorno di scuola per 120 strutture e un totale di 5500 bambini degli asili nido e della materna che fanno capo al Comune di Napoli. Annibale De Bisogno, segretario regionale Uil Fpl, e Francesca Pinto, segretario provinciale, annunciano la protesta di maestre, educatrici e Ata oggi e domani davanti a Palazzo San Giacomo: «Non è stato fatto nulla per mettere in sicurezza le scuole e tutto il personale in termini di prevenzione». Gli asili nido «non sono stati forniti nemmeno dei guanti che servono per poter cambiare i pannolini. Servirebbe inoltre, sempre per evitare la diffusione del contagio, un bidello in ogni classe: ce n’è uno ogni 5». Non bastasse, una quindicina su 130 istituti, tra asili e materne, resta chiuse perché seggio elettorale. E due sigle sindacali, Csa e Uil, hanno indetto per oggi e domani l’assemblea. Altra protesta per le condizioni precarie: dalla Declory alla Mario Ruta, la Vanvitelli, la Pascoli, la scuola Verne, il nido Lezzi: tutte presentano problematiche legate a tubazioni rotte, bagni fuori uso, spazi esterni inutilizzabili o quasi.
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LA FOTOGRAFIA
Nella terza Municipalità, la Decroly ha due bagni funzionanti su otto ed è attesa la pulizia straordinaria, così come una sanificazione. «Il cortile è inagibile», segnalano le maestre. Nella scuola dell’infanzia Mario Ruta e nel nido don Peppino Diana, nonostante i lavori siano terminati da giorni, ancora non si è provveduto alla pulizia straordinaria e alla sanificazione. Il nido Filangieri in uno dei tre padiglioni presenta il bagno delle maestre non funzionante, nel secondo non sono funzionanti il bagno delle maestre e quello dei bambini e nel terzo non è funzionante il bagno delle maestre. A Napoli Nord sia per il nido Mary Poppins che per la scuola Scaglione niente pulizie straordinarie e sanificazione, il diserbamento è avvenuto parzialmente (10 giorni fa). Al Vomero, nella scuola Vanvitelli, l’erba è stata tagliata ma non rimossa.
L’elenco è infinito: al nido Lezzi i bagni ko, il solaio è caduto, gli alberi da tagliare, infiltrazioni d’acqua sulle pareti di tutte le aule. La Quintiliano ha il giardino pieno di erbacce; alla Agazzi, della prima Municipalità, il giardino è da ripulire e mettere in sicurezza. Bagni rotti all’asilo nido Altavilla, nella decima Municipalità, così come nella scuola Verne; nella Pascoli il giardino è da pulire. All’asilo nido Marcellino, seconda Municipalità, una maestra segnala che «il giardino è stato ripulito dalle erbacce da un gruppo di volontari, ma resta un pino pericolante (segnalato), l’asfalto dissestato (praticamente inagibile per i bambini). E poi, ci sono una colonia di gatti (segnalata), pedane di ferro arrugginite, un’unica tettoia pericolante (segnalata). Il cancello ha la serratura rotta (segnalato)». In alcuni nidi anche i lavabi per pulire i bambini risultano fuori uso.
LA PROTESTA
I motivi dell’agitazione, che potrebbero mettere a rischio l’apertura delle scuole comunali, sono stati messi nero su bianco dai segretari di Csa e Uil, Franca Pinto e Annibale de Bisogno, che aggiungono: «Manca la programmazione della dotazione dei dispositivi di protezione (mascherine, guanti, visiere), così come è incompleta l’igienizzazione dei plessi. Manca addirittura il sapone per le mani e il detersivo per alcuni asili nido». Nel volantino Csa e Uil vanno oltre: «I luoghi di accoglienza all’aperto sono inutilizzabili per incuria e sterpaglie. Manca la barriera di plexiglass nelle segreterie a contatto con l’ utenza». Cgil e Cisl, attraverso i segretari Danilo Criscuolo e Agostino Anselmi, invitano i lavoratori a non partecipare alle assemblee organizzate dalle altre sigle. «È arrivata una circolare del dirigente del Comune – aggiunge Anselmi - in cui viene assicurato che le scuole non in sicurezza non riapriranno. Manteniamo in piedi la procedura di sciopero, siamo stati anche convocati per le procedure di raffreddamento». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino