Napoli, contro l'Inter occasione mancata

Napoli, contro l'Inter occasione mancata
Il regalo di Handanovic non è bastato al Napoli per agganciare la Juve, caduta sul campo dell’Atalanta poche ore prima. Con la forza dei suoi muscoli (e del sinistro...

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Il regalo di Handanovic non è bastato al Napoli per agganciare la Juve, caduta sul campo dell’Atalanta poche ore prima. Con la forza dei suoi muscoli (e del sinistro di Eriksen) l’Inter ha pareggiato al “Maradona”. Gli azzurri sono rimasti al quinto posto e a due punti dall’ultima piazza disponibile per la Champions League, adesso occupata dai bianconeri, sorpassati in classifica dall’Atalanta. Il Napoli è stato all’altezza dell’Inter, può rallegrarsene Gattuso dopo i veleni che erano stati sparsi intorno alla sua panchina nelle scorse settimane, prima che riprendesse la marcia verso l’alta classifica. Ma ciò che servivano erano i tre punti per recuperare terreno. Giovedì arriverà a Fuorigrotta la Lazio del bomber Immobile, esplosivo contro il Benevento. Il Napoli scenderà in campo conoscendo già il risultato della Juventus, che il giorno prima ospiterà il Parma, avviato verso la retrocessione: improbabile che l’attuale scenario possa cambiare in meglio.

Il Napoli ha cercato di annullare sul campo la distanza che esiste rispetto all’Inter, certificata da un ampio distacco in classifica, non solo sugli azzurri perché grazie alla serie di undici vittorie consecutive Conte ha saputo prendere il largo su tutti dopo un inizio di stagione opaco. Koulibaly si è incollato a Lukaku mentre i suoi compagni andavano a pressare sui nerazzurri, anche Osimhen - a disagio per caratteristiche tecniche e fisiche, oltre che per esperienza, contro una difesa bloccata - si dava da fare cercando di infastidire Handanovic. Gli azzurri sono stati molto attenti nella gestione, però appena il bomber aveva spazio nella trequarti andavano in sofferenza, per non dire dei pericoli creati in area, con una traversa e un palo colpiti nel primo tempo dal colosso belga. Per spezzare questo equilibrio serviva un episodio. E l’episodio è stato favorevole al Napoli, con l’autorete di Handanovic, incapace di bloccare il tiro di Insigne dalla sinistra.

Il pallone scivolato così nella porta dell’Inter non ha cambiato la partita, l’episodio ha scatenato la reazione dell’Inter, all’inizio della ripresa favorita da un atteggiamento di estrema cautela degli avversari. Un conto è provare a gestire il vantaggio contro la Samp, perché i rischi sono obiettivamente minori, un altro contro una squadra che ha carattere, corsa, fisicità e qualità come quella di Conte. Che ha azzannato il Napoli dopo dieci minuti della ripresa, con Hakimi che ha piegato la resistenza di Rui sulla fascia sinistra e ha lanciato il pallone in area, rinviato da Manolas male, cioè sul sinistro di Eriksen, che non aveva avversari intorno a lui quando ha mirato l’angolo giusto della porta di Meret. Annullato il vantaggio, l’Inter ha frenato i suoi istinti e si è nuovamente messa a ragionare. Si è sistemata nella propria metà campo, ha coperto gli spazi per non esporsi al contropiede di avversari che peraltro non riuscivano a trovare la giusta ispirazione. Gattuso provava ad alzare il livello del Napoli inserendo Mertens al posto di Osimhen, che quando si alza livello si dimostra ancora acerbo. Vicino al raddoppio arrivava Politano, l’ex invelenito con Conte per il poco spazio che gli aveva concesso nei primi mesi nerazzurri: incrocio dei pali, uno spavento per Handanovic. L’esterno non si è risparmiato, un’altra prestazione di livello per convincere Gattuso a preferirlo a Gattuso anche nelle prossime settimane. L’ultimo brivido è stato lo scivolone di Zielinski in area, non da rigore per Doveri e per il Var. L’Inter non ha voluto rischiare e si è portata a casa il punto. Che non accontenta il Napoli mentre sorride l’Atalanta per aver sorpassato la Juve e aver distanziato gli azzurri.

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Il Mattino