Napoli, la guerra dei pini di Posillipo vicina a una svolta: «Sarà possibile piantare altri alberi»

Napoli, la guerra dei pini di Posillipo vicina a una svolta: «Sarà possibile piantare altri alberi»
Arriva una tregua nella guerra dei pini appena scoppiata. Tra il soprintendente La Rocca e l’assessore al Verde Santagada c’è stata una telefonata che ha...

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Arriva una tregua nella guerra dei pini appena scoppiata. Tra il soprintendente La Rocca e l’assessore al Verde Santagada c’è stata una telefonata che ha rasserenato gli animi e ha aperto scenari meno foschi sul futuro di viale Virgilio: forse i pini abbattuti potranno essere sostituiti con i lecci. Forse.

La vicenda riguarda la strada che conduce all’accesso del parco Virgiliano lungo la quale, nel 2019, sono stati abbattuti tutti i pini, stessa sorte riservata alla maggioranza degli alberi di Posillipo. Quelle piante erano vecchie e malate, avevano devastato l’asfalto ed erano diventate pericolose perché rischiavano di crollare, l’abbattimento venne presentato come necessario e ineludibile. Solo con l’avvento della nuova amministrazione comunale s’è riaperta la questione della rinascita della strada trasformata in cimitero degli alberi. L’assessore Santagada ha convocato una prima riunione per valutare il rinnovamento delle alberature e la sostituzione con nuove essenze, nel corso di quella riunione la soprintendenza ha ricordato che il piano paesaggistico non consente discussioni: a Posillipo ogni albero abbattuto va sostituito con un albero identico.

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Ogni intervento nella zona deve adeguarsi al Piano paesistico di Posillipo che non ammette distrazioni. Su quel documento, che ha gli stessi effetti di una legge, c’è scritto che nelle zone tutelate di quel territorio non è possibile sostituire gli alberi con piante di altre specie. La questione è meramente burocratica ma non è possibile violare la norma, perché chi si prende la responsabilità di cambiare ne risponderà personalmente.
La questione è rigorosissima se sul tavolo ci sono questioni che riguardano l’edilizia, può essere affrontata in maniera differente se si tratta di modifiche che riguardano il verde: «La burocrazia non è necessariamente ottusa - spiega il soprintendente La Rocca - di fronte a elementi chiari e ben motivati si può anche pensare di concedere una deroga al tipo di piante da installare. Non voglio affrontare adesso la questione dei pini o dei lecci perché non ho ancora gli elementi per farlo. Dico solo che ci sono tempo e spazio per discutere e per verificare».

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Soddisfatto della svolta l’assessore comunale al Verde Vincenzo Santagada: «La telefonata con il soprintendente è stata cordiale e serena. Ci siamo ripromessi di verificare ogni dettaglio nel corso degli incontri che verranno. Confermo quel che ho sempre detto: non ci sono motivi di tensione con la soprintendenza, parliamo, e sul tavolo ci sono ancora tutte le soluzioni possibili tra le quali cercare quella più adatta».
Immediatamente verrà stabilito un calendario di prossimi incontri ai quali, così come è accaduto fin dall’inizio, oltre alle amministrazioni coinvolte verranno invitati tutti i soggetti disponibili ad offrire il loro contributo: architetti, agronomi, docenti universitari. Sarà un percorso condiviso al termine del quale si deciderà quali essenze sistemare lungo viale Virgilio.


Di primo acchito gli agronomi (leggete nella pagina di fianco l’intervista al presidente Ceparano) hanno chiarito che ripristinare centinaia di pini a Posillipo non sarebbe la soluzione ideale e hanno subito proposto la soluzione con l’impianto dei lecci, alberi autoctoni, più adeguati alla vita urbana nella nostra città. 
I pini vanno soggetti a una più rapida senescenza e, per di più, attualmente, sono vittime di un parassita importato dall’estero, che sembra quasi invincibile: insomma, ripiantare quegli stessi alberi significherebbe andare incontro a ulteriori grandi problemi come quelli che hanno condotto alla situazione attuale.


C’è, poi, da superare un’altra questione che non riguarda più il territorio del “verde” ma scivola sul campo dei lavori pubblici. Prima di iniziare le operazioni di piantumazione dei nuovi alberi sarà necessario prevedere una completa ristrutturazione della strada, sia nella parte centrale con l’asfalto, destinata alle auto, sia nei vialetti laterali per i pedoni. Si tratta di un intervento radicale che dovrà restituire dignità alla strada, per il quale sarà necessario un investimento estremamente oneroso. Insomma, il percorso verso la rinascita di viale Virgilio è ancora lungo e denso d’insidie. Almeno, però, la guerra dei pini sembra arrivata a una svolta, piccolo ma importante passo.
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Il Mattino