Ausiliario del traffico di professione, tassista abusivo per il resto del tempo. È la vita di un 56enne napoletano, dipendente pubblico dell’Anm deputato al controllo...
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Sicuramente fa ancora più rabbia, però, se a svolgere l’attività di abusivo è un dipendente pubblico che dovrebbe sanzionare i comportamenti illeciti e non certo perpetrarli. E invece lo scorso week end gli uomini della squadra turistica dell’unità operativa Chiaia, deputati al controllo dell’area del Porto e della stazione centrale, si sono ritrovati davanti alla surreale scena di una lite tra un tassista abusivo, rivelatosi poi ausiliario del traffico dipendente dell’Anm, e un turista americano. L’improvvisato autista non accettava il pagamento in dollari ma pretendeva più di dieci euro, importo offerto dal viaggiatore, per arrivare da Santa Lucia al molo Beverello (dalla partenza all’arrivo poco più di un chilometro). A quel punto sono interventi gli uomini dell’unità operativa della municipale diretta dal capitano Bruno Capuano. Hanno verbalizzato il 56enne, sottoposto il veicolo a fermo e poi svolto le procedure per allertare l’Anm, azienda di cui l’uomo è dipendente, che dovrà valutare l’opportunità di aprire una procedura disciplinare per l’ausiliare del traffico e tassista abusivo a tempo perso.
La vicenda, però, è soltanto la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più ampio, spesso e volentieri denunciato anche dagli stessi tassisti ai tavoli di confronto con amministrazione e forze dell’ordine. Sono tanti e sempre di più i tassisti abusivi. E se prima ci si limitava a chi faceva la tratta casa - scuola e poco più, negli ultimi anni con il boom di turismo e movida il fenomeno è cresciuto. E non si può certo dire che l’attività di contrasto non ci sia. Anzi, va detto che i casi di confisca dei veicoli fatta negli ultimi anni dalla polizia municipale ha bloccato il “lavoro” di molti habitué. Ad esempio i circa dodici tassisti abusivi che ogni giorno percorrevano la tratta di via Nuova Poggioreale sono stati quasi tutti bloccati. In città ne restano almeno una cinquantina sempre in circolazione. Ed è quasi incalcolabile, invece, il numero degli “occasionali”. Si tratta di persone che in inverno svolgono l’attività soprattutto nelle ore serali e notturne portando i giovani ragazzi della provincia verso le zone della movida (Chiaia e Centro storico in particolare) per poi riportarli a casa. In estate, invece, in molti sfruttano le tratte turistiche: Sorrento, Positano, Pompei. E non mancano i casi in cui le strutture ricettive si servano di autisti privati abusivi per effettuare il percorso da e verso la stazione centrale, l’aeroporto o il porto.
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Il Mattino