Napoli, Cannito presidente del teatro Mercadante: salvi gli eventi di Pompei

Si rafforza l’intesa tra il sindaco Manfredi e il ministro della Cultura Sangiuliano

Luciano Cannito
Stabile è l’intesa. Tocca il Mercadante, dopo il San Carlo. È qui, dietro le quinte e non lontano dal lirico, che si rafforza l’alleanza bipartisan tra...

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Stabile è l’intesa. Tocca il Mercadante, dopo il San Carlo. È qui, dietro le quinte e non lontano dal lirico, che si rafforza l’alleanza bipartisan tra il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Con il salvataggio della rassegna estiva organizzata a Pompei dal teatro e la convergenza sul nome del nuovo presidente del consiglio di amministrazione: la star del balletto Luciano Cannito (indicato da Sangiuliano come suo rappresentante), con un ruolo di garanzia e più tecnico che va ad affiancare il direttore artistico Roberto Andò. 

L’accordo segue quello (quasi) raggiunto sul prossimo sovrintendente dell’opera, dove Carlo Fuortes, ex amministratore delegato della Rai in pole per subentrare a Stéphane Lissner, dal primo giugno (salvo ricorsi al decreto legge che ha appena cambiato le regole) fuori per limite d’età, 70 anni già compiuti. 

In questo caso i tempi sono più stretti: al Mercadante è fissata oggi in prima convocazione, ma probabilmente si riunirà domani l’assemblea dei soci per l’ingresso di Cannito nel consiglio di amministrazione, un passaggio necessario in vista del voto, sempre in giornata, per il conferimento dell’incarico prestigioso e atteso. Ovviamente, esclusi colpi di scena.
Negli ultimi due mandati è stata sempre prescelta la figura designata dal ministro della Cultura, questa volta il profilo è artistico anziché più giuridico-amministrativo: prima il giudice Filippo Patroni Griffi, poi il magistrato Federico Cafiero de Raho, simbolo della lotta ai Casalesi e già al vertice della Direzione nazionale antimafia che, eletto con il Movimento 5 Stelle in Parlamento, ha rinunciato al mandato, liberando la poltrona, in coincidenza con il cambio di maggioranza in favore del centrodestra, mentre Comune e Palazzo Santa Lucia sono rimasti nelle mani del centrosinistra. 

Al di là dei partiti, l’alleanza cittadina è più forte tra Sangiuiliano e Manfredi che tra il sindaco e il governatore Vincenzo de Luca, sempre più isolato non solo con il Pd di Elly Schlein (l’altro ieri il voto contrario confermato al bilancio 2022 del San Carlo), e ancora di più al Mercadante già un mese fa al centro delle polemiche. «La Regione risparmierà due milioni di euro perché non finanzia la cafoneria», la polemica che ha rafforzato la collaborazione istituzionale tra i due con l’obiettivo di consentire comunque la kermesse estiva, nell’anfiteatro di Pompei, in bilico senza più le risorse messe a disposizione, come negli anni scorsi, da Palazzo Santa Lucia. Nell’assemblea, verrà ratificato anche il recesso della Camera di Commercio tra i soci. Subito dopo, Stefania Brancaccio, imprenditrice e cavaliere del lavoro, che per mesi ha svolto ad interim il ruolo di vicepresidente vicario nel consiglio di amministrazione, con tale passione da avere chance per tenerlo, presenterà il bilancio «da approvare per sbloccare anche la rassegna di Pompei». Decisivi i 1,4 milioni promessi da Comune e Città metropolitana e ministero, in modo da annunciare gli spettacoli estivi in zona Cesarini, ma non senza altre sofferte rinunce per quadrate tutti i conti.

Ballerino, coreografo, maestro di danza dal Metropolitan di New York ad «Amici», il programma di Maria de Filippi su Canale 5, nonché direttore artistico dei teatri Alfieri e Gioiello di Torino, e tanto altro: Cannito è già stato direttore del balletto del San Carlo. Nominato il 16 marzo da Sangiuliano, va a completare l’assetto nel consiglio di amministrazione formato, con Brancaccio, espressione della Città metropolitana, quindi del sindaco, anche da altri due componenti del Comune (Evelina Christillin e Roberto d’Avascio), cui si aggiunge Emilio Di Marzio (rappresentante della Regione).
 

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Il Mattino